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Proteste per i tagli nella scuola: tensione tra polizia e manifestanti

Oggi i manifestanti che protestano per i tagli nella scuola hanno provato a forzare il cordone dei poliziotti all'ingresso dell'Ufficio scolastico regionale. Si sono registrati momenti di tensione e una donna si è sentita male per il gran caldo

Lo avevano dichiarato ieri al termine del sit in davanti all'ufficio scolastico regionale di via Ponte della Maddalena: anche oggi i docenti precari sarebbero tornati a manifestare. Così è stato.

Oggi i manifestanti che protestano per i tagli nella scuola hanno provato a forzare il cordone dei poliziotti all'ingresso dell'Ufficio scolastico regionale. Si sono registrati momenti di tensione e una donna, Rosaria, si è sentita male per il gran caldo. Sul posto è arrivata un'autoambulanza che ha soccorso la signora.

E', quindi, il secondo giorno di protesta dei precari della scuola contro i tagli che vedono in Campania quasi 8.000 posti in meno tra docenti e personale Ata.

Lamenta uno di loro: "Non mi fanno entrare nemmeno per chiedere qual è la mia destinazione. Sono un insegnate di ruolo e devo solo sapere in quale scuola devo andare".

Racconta il dirigente del commissariato Vasto-Arenaccia Pasquale Trocino: "I manifestanti vogliono entrare per asserragliarsi all'interno come hanno fatto ieri. Non possiamo far bloccare il lavoro negli uffici".

Già ieri si capiva che quella di oggi sarebbe stata una giornata rovente,  come annunciato dalla portavoce della Flc-Cgil, Fiorella Esposito, che definisce la contestazione, "soltanto la prima iniziativa per portare all'attenzione dell'opinione pubblica il disagio e la sofferenza di una importante categoria come quella dei precari della scuola".

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