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Sabato, 20 Aprile 2024
Mobilità Sostenibile Stella

Metro: la stazione dei Colli Aminei diventerà nodo di raccordo intermodale

Tre le ipotesi in esame per la realizzazione di un percorso meccanizzato lungo 600 metri che dovrà raccordare la stazione alle arterie del quartiere più abitate e frequentate

Per la sua collocazione strategica, nei pressi della zona ospedaliera, vicina al parcheggio multipiano all'uscita della Tangenziale, direttamente connessa con l’ospedale Cardarelli e il piazzale di stazionamento ANM/CTP Pietravalle, la stazione Colli Aminei della Linea 1 della Metropolitana ha tutte le caratteristiche per diventare un nodo fondamentale del trasporto pubblico cittadino.  Per valorizzarne al meglio le potenzialità, collegandola rapidamente e facilmente alle arterie più frequentate ed abitate della zona, sarà realizzato un raccordo meccanizzato  con l’incrocio tra Viale Colli Aminei e via Nicolardi

Tre le alternative possibili, con la realizzazione di un percorso:

  1. al di sotto del centro abitato di Nicolardi, con uscita all’interno del parcheggio esistente;
  2. al di sotto di Viale Colli Aminei, con uscita nel corridoio di connessione con l’ospedale Cardarelli;
  3. al di sotto della stazione Colli Aminei, con collegamento all’esterno attraverso impianto di risalita esistente ma dismesso e diretta connessione con aree in disuso all’interno del parcheggio.

COLLI AMINEI COLLEGAMENTO METRO USCITA VIA NICOLARDI _ ANALISI FATTIBILITA _ b-2        alternativa 1-2

Il documento di fattibilità tecnico-economica del percorso meccanizzato sarà realizzato da un gruppo di lavoro composto da TECNOSISTEM, la più grande società di ingegneria del Mezzogiorno, da 43 anni protagonista in Campania di tutti i progetti relativi alle infrastrutture ferroviarie (Linea 1, Piscinola-Aversa, Piscinola-Secondigliano, Circumflegrea, ecc.); IDOM, tra le maggiori società mondiali di ingegneria, con alle spalle esperienze nella progettazione di linee metropolitane; ROCKSOIL per la geotecnica e le strutture interrate; il Prof. Pasquale Miano del Dipartimento di Architettura della Federico II per l’urbanistica; l’Ing. Antonio Masturzo per i Criteri Ambientali Minimi (CAM); e la consulenza scientifica del Dipartimento Ingegneria Civile Edile ed Ambientale (DICEA) dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Prof. Andrea della Cattolica di Milano. 

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