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Gelo Campania: in arrivo neve anche a quote molto basse nelle prossime ore

Il 9 febbraio la giornata più fredda. Neve possibile al Vomero e ai Camaldoli

La fase di chiaro stampo invernale che dallo scorso weekend sta interessando la Campania, raggiungerà l’apice durante la giornata di giovedì 9 febbraio 2023. Lo scenario meteorologico sul bacino del Mediterraneo, in questi giorni è governato da un’ estesa saccatura disposta in maniera antizonale (da est verso ovest) dall’Europa orientale verso la Penisola Iberica. La stessa che continua a far affluire aria fredda d’origine polare continentale verso le regioni le regioni centro-meridionali italiane favorendo nevicate fino a quote di pianure lungo il versante Adriatico. Nelle prossime ore però, l’azione congiunta di due diversi soggetti sinottici: il primo, un minimo di bassa pressione alle quote medio-alte della troposfera (circa 5000 metri sul livello del mare) che, nel suo moto da Nord-Est verso Sud-Ovest, andrà a posizionarsi nei pressi della Sardegna; il secondo, un minimo di bassa pressione al livello del mare, nato in Tunisia, in movimento anti-meridiano (da sud verso nord) si ubicherà tra Malta e la Sicilia sud-orientale (in queste zone sono attesi quantitativi di pioggia di stampo alluvionale), recherà un rapido peggioramento del tempo su tutta la regione a partire dalle zone costiere includendo, col passare delle ore, tutte le province lasciando ai margini solo le zone più settentrionali del Casertano.

Gelo

L’analisi che segue è stata elaborata con i prodotti modellistici dell’emissione 12z dei principali centri di calcolo. Pertanto, vista l’elevata difficoltà previsionale potrebbe subire importanti cambiamenti in sede di nowcasting. Già dalla tarda serata di mercoledì, si assisterà ad un aumento della copertura nuvolosa lungo la fascia costiera ma non vi saranno precipitazioni degne di nota. Durante le ore notturne, le precipitazioni andranno ad interessare in primis i settori meridionali ed orientali regionali dove la ventilazione si manterrà da Est-Nord-Est negli stati prossimi al suolo. In questo frangente, con temperature prossime allo zero fino a quote collinari (circa 500 metri), le nevicate (di debole entità) potrebbero spingersi fin verso i 300-400 metri sui monti del Cilento, gli Alburni, i Picentini, la valle Ufita e la Baronia. Tra mattino e pomeriggio, la parte più attiva della perturbazione, sospinta da venti da Est- Sud-Est nella media troposfera (circa 3000 metri sul livello del mare) dovrebbe aver inglobato la totalità delle province di Salerno ed Avellino, l’area Vesuviana e Napoli, i monti Lattari, Caserta e la pianura Campana, i settori occidentali del Beneventano, Benevento compresa. In questo frangente, le precipitazioni (di debole entità) potranno assumere carattere nevoso fin verso i 200 metri in Irpinia ed i monti Picentini; sopra i 300 sul Beneventano occidentale, valle Telesina, vallo di Diano, comprensorio del Cervati; sopra i 300-400 metri sul Napoletano, monti Lattari, Casertano, e Alburni. Gli accumuli al suolo saranno di debole o localmente moderata entità al di sopra dei 300 metri in Irpinia, Sannio occidentale e monti Picentini; sopra i 400-500 metri sui monti del Cilento; Sopra i 400-500 metri sul Napoletano; Molto probabile una nevicata con accumulo su Avellino, neve sul Vesuvio fino a quote collinari; Possibile nevicata con accumulo sui Camaldoli e qualche fiocco tra la pioggia anche al Vomero; Nevicata senza accumulo su Benevento in mattinata; Qualche fiocco tra la pioggia anche a Salerno con accumulo sui quartieri collinari sopra i 400 metri; In serata tende a migliorare su tutta la regione con schiarite alternate ad annuvolamenti.

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