rotate-mobile
Media

Bufera su 'Realiti', Borrelli difende Lucci: “Mostra quello che stiamo diventando“

Dopo le polemiche sulla trasmissione di Lucci di cui è stato ospite, il consigliere regionale spiega un retroscena sull'attacco di un neomelodico in studio a Falcone e Borsellino

“Lucci ha avuto il merito di mostrare quello che stiamo diventando“. Così il consigliere regionale Francesco Borrelli, in un'intervista al sito del Pd 'Democratica', a proposito del conduttore del programma 'Realiti' Enrico Lucci, che a suo dire “la Rai dovrebbe ringraziare“.
Borrelli è stato ospite della puntata di 'Realiti' andata in onda su Rai2 una settimana fa. Dopo la trasmissione era nata la polemica per le frasi su Falcone e Borsellino del neomelodico Leonardo Zappalà, anch'egli in studio con Borrelli.

L'intento della trasmissione

"Il paradosso – ha spiega Borrelli – è che l'intento della trasmissione non era di esaltare quella realtà. La verità è che la puntata ha raggiunto il suo obiettivo perché ha mostrato ciò che siamo, ed è stato educativo. Il problema non è Realiti, ma il fatto che Realiti sia riuscita a farci vedere cosa sta succedendo ai nostri giovani. Certo poi la Rai dovrebbe anche essere in grado di proporre modelli alternativi. La Rai dovrebbe produrre una nuova educazione nella lotta alla criminalità".

"Oltre a quello che si è visto - ha aggiunto Borrelli - c'è un altro episodio inquietante, che non è stato messo in onda. Dopo la trasmissione io e Zappalà abbiamo registrato un video in cui continuavamo a discutere di Falcone e Borsellino. Nella registrazione lui nega che i due magistrati siano stati uccisi dalla mafia, e quando l'ho provocato dicendo che allora anche lo sterminio degli ebrei potrebbe essere falso, lui ha risposto 'sì, infatti'. Stiamo parlando di un ragazzino che è l'emblema di un revisionismo che si nutre solo di social e di immagine. Me lo ha spiegato molto bene: 'Se metto una foto sorridente ottengo 3 like, se mi vesto come Scarface, con la faccia cattiva e i soldi in mano, ne ottengo 3mila'“. Secondo Borrelli in trasmissione “si sono sentite cose assurde“ anche dai commentatori, ad eccezione di Asia Argento. “Luchè che pensa che camorra e comportamenti incivili siano la stessa cosa“ oppure “Aurelio Picca, che su Zappalà ha fatto un discorso estetico invitando ad apprezzarne la bellezza“.

Il problema dei modelli

Il problema, per il consigliere, è una questione di “modelli“. Prima erano a Napoli “Croce e Totò fino a Pino Daniele e Troisi, oggi il modello è Genny Savastano. Non entro nella polemica pro o contro Gomorra, dico solo che i giovani che un tempo si identificavano con Maradona, oggi hanno cambiato modello. Abbiamo un premio Oscar come Sorrentino che non conosce nessuno, ma se Salvatore Esposito va a prendersi un caffè si scatena il panico“.

Il video con la pistola d'oro di Niko Pandetta

Dopo il video della pistola, Pandetta risponde a Borrelli

Le minacce

“Io ho detto in trasmissione che Niko Pandetta, presentato come un neomelodico, era in realtà un pregiudicato con 10 anni di galera alle spalle e uno zio boss mafioso, e lui ha pubblicato questo video minaccioso (quello della pistola d'oro, ndR) – ha proseguito Borrelli – Non sono spaventato, ma si parla sempre di un delinquente che ha istigato i suoi fan a 'beccarmi', per questo ho mandato una segnalazione alla procura di Napoli, e sarò sentito dalla polizia postale nell'ambito dell'inchiesta della procura di Catania“.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bufera su 'Realiti', Borrelli difende Lucci: “Mostra quello che stiamo diventando“

NapoliToday è in caricamento