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Nunzia De Girolamo ricomincia dalla tv con il programma "Ciao Maschio"

Intervista all’ex ministro che racconta la sua nuova avventura alla guida del talk show in onda su Rai1. Ospiti della prima puntata il sindaco De Magistris, Stefano De Martino e Francesco Paolantoni

Nuovo inizio per Nunzia De Girolamo. Sicuramente rappresenta anche questo Ciao Maschio, il programma che da domani, in seconda serata, presenterà su Rai 1. È un’opportunità che potrebbe lanciarla definitivamente in tv anche come conduttrice con un talk show arguto che le somiglia molto dove, per otto sabati, intervisterà tre uomini famosi appartenenti a settori diversi con excursus totalmente differenti che si confrontano e si raccontano come non ci si potrebbe aspettare.

I tre uomini che entreranno nel salotto di Ciao Maschio, saranno accomunati da un tema principale che sarà il centro della puntata, che darà il via a una chiacchierata informale in cui saranno alternati momenti spensierati ad altri più riflessivi, intimisti o ironici, dando la possibilità di far conoscere meglio e sotto un’altra luce gli uomini ospitati, uno dei quali sarà sempre un politico.

A chi sostiene che gli uomini sono più semplici rispetto alle donne, arriva la De Girolamo che con la sagacia e la vitalità che sono emerse durante i suoi interventi televisivi che l’hanno fatta diventare un personaggio familiare al pubblico, dà il via a un dialogo senza inibizioni che scardina luoghi comuni e sfata falsi miti. Lo farà senza fronzoli, affidandosi a quella autenticità che non l’ha mai fatta nascondere dietro al dito e che, da quando ha messo in secondo piano la politica, l’ha fatta apprezzare.

Quando parliamo con Nunzia De Girolamo al telefono ha appena finito le prove visto che ormai manca davvero poco per il debutto del programma. Fino a tardi revisiona gli ultimi dettagli della scaletta e si assicura che tutto fili liscio. È stanca ma dalla voce si sente che è elettrizzata per la nuova avventura professionale che sta per affrontare.

L’intervista

Ogni sabato sera, porti le donne nel mondo segreto degli uomini. Quante di noi hanno desiderato ascoltare i loro pensieri e discorsi inaccessibili…

Hai perfettamente capito il mood di Ciao Maschio. Una parte del programma l’ho chiamata ‘Lo Spogliatoio’: quando gli uomini sono da soli, in genere dopo qualche partita di calcio, dicono cose che, solitamente, noi donne non abbiamo mai potuto ascoltare ma sulle quali abbiamo fantasticato. Io proverò a portare in televisione la loro complicità per far comprendere alle donne alcune cose che, probabilmente, ci chiediamo da moltissimi anni. È un modo anche per conoscere gli uomini che ci sono dietro ai personaggi. Tutti i nostri ospiti sono volti noti, tre uomini appartenenti a tre mondi diversi. Conosceremo il loro pensiero più intimo anche in relazione alle donne della loro vita”.

La prima puntata è tutta campana con Luigi De Magistris, Stefano De Martino e Francesco Paolantoni.  Si gioca in casa.

Nella prima puntata gioco a Sud (ndr ride). È stato casuale, ma non posso negare di essere contenta.  Io sono beneventana e sono molto legata alla mia regione, anche per la vivacità che noi siamo capaci di esprimere.”

In cosa si distingue Ciao Maschio dagli altri talk tanto da convincerti a fare questo format?

“L’ho sentito subito nelle mie corde a differenza di altre proposte televisive che mi hanno fatto in passato dopo Ballando con le stelle. Con una delle autrici, che poi è anche capo progetto, abbiamo scritto questo talk show di genere, un Harem al contrario (ndr lo storico programma condotto da Catherine Spaak in onda su Rai3 fino al 2002 in cui erano intervistate tre donne) e poi lo abbiamo condiviso con il direttore di Rai1, Stefano Coletta. La novità sta nel fatto che a essere protagonisti del racconto siano gli uomini. Secondo me, noi donne siamo più predisposte a raccontarci, lo stiamo facendo da molti anni. Il maschio, invece, tende a parlare di meno, a volte, anche a nascondersi”.

Cosa ti auguri che venga fuori?

“Capita che gli uomini recitino il ruolo dei maschi che non devono chiedere mai, mentre, anche loro hanno le loro fragilità, debolezze, sentimenti più morbidi che devono manifestare e che fanno parte anche dell’universo maschile. Mi piacerebbe sentire gli uomini raccontarsi, sentendoli parlare anche di queste cose, proprio come abbiamo sempre fatto noi donne. Spero che attraverso questo nostro colloquio complice si tolgano anche la maschera. Magari, avremo anche alcune delle risposte che da anni aspettiamo…”.

Sicuramente il momento dell’incontro con il protagonista del mondo della politica è quello che desta più curiosità, una visione inedita rispetto a quella a cui noi siamo abituati a vederli.

“Esatto! Io ho scelto di avere sempre un politico tra gli ospiti con cui però non si parlerà mai di politica. È il mondo dal quale io provengo e so il pregiudizio che può esserci su un politico. La persona che è in politica rappresenta una parte della popolazione che lo vota, di conseguenza, l’altra parte che non lo vota ha delle remore nei suoi confronti. Anche dietro i politici, c’è sempre una persona con il proprio vissuto, la propria storia e la propria cultura. Io stessa ho subito del pregiudizio quando ho fatto Ballando con le stelle: all’inizio ero vista come un ex deputata che non era simpatica a tutti. Quando ho iniziato a parlare di me, della mia famiglia, del mio rapporto con mia figlia Gea e con mio marito (ndr la De Girolamo è sposata con Francesco Boccia, attuale ministro per gli affari regionali e le autonomie) la mia figura è stata umanizzata perché sono stata vista per come sono realmente, infatti, sono arrivata in finale a Ballando. Io vorrei fare esattamente questo con gli uomini politici ospiti nel mio programma, umanizzarli, facendoli scoprire per ciò che sono e non per quello che rappresentano”.

Ciao Maschio è anche un modo diverso di vederti. Cosa rappresenta per te quest’evoluzione della tua nuova carriera?

Per me è un’ennesima sfida con me stessa. Io ho avuto tante vite, tante professioni, ci sono state anche molte soddisfazioni e anche alcune cadute dolorose. Questa è una nuova fase della mia esistenza, una sorta di rinascita. Mi ritrovo a vivere un’esperienza diversa, interpretando un ruolo che, fino a oggi, non mi è appartenuto per cui sono molto curiosa di scoprirmi in una nuova veste e vedere che effetto sortisco sugli altri e anche su me stessa. In un certo senso, Ciao Maschio lo dirò soprattutto a me, al mio essere un po' ‘maschiaccio’, perché interagendo con degli uomini, dovrò, necessariamente, fare la donna”.

È stato un anno tosto per te. Hai anche vissuto in prima persona il Covid. Come ti ha cambiata anche nella prospettiva di affrontare questa nuova avventura?

Il Covid è un virus che spaventa. Quando si resta contagiati, si guarda in faccia la vita. Abbiamo visto che è come il morso della vipera: alcuni sono stati sintomatici mentre altri no; delle persone sono finite in terapia intensive e invece, molti altre, purtroppo non ce l’hanno fatta. Inevitabilmente ci si ferma per guardare allo specchio la propria esistenza. Quando c’è di mezzo la salute, veramente si capiscono quali sono le priorità reali. Ho contratto il Coronavirus in un momento particolare, prima delle decisioni, per fortuna poi positive, della magistratura. Sono stata demoralizzata, preoccupata per quello che stava succedendo. La malattia, però, obbliga a guardare le vita da un’altra prospettiva. Inoltre, io ho vissuto il Covid con tutta la famiglia ammalata, con mio padre in ospedale. Senza contare che essere distante dalla mia bambina non è stato facile. È stato davvero un momento molto duro per me. Quando poi si esce da una situazione difficile come questa, oltre a comprendere quando si è stati fortunati, si ha ben chiaro quanto sia preziosa la salute, quando è messa seriamente in discussione si capisce la sua essenza. Sicuramente è una cosa che mi ha cambiato, insieme a tutto ciò che mi stava accedendo durante quei due mesi dello scorso autunno. Oggi vivo molto più serena”.

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