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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Gomorra 3, parla uno degli autori: “Vi spiego il finale di stagione”

Leonardo Fasoli racconta la morte di Ciro Di Marzio e la filosofia dietro alcune scelte narrative

Non guardare in faccia a nessuno. È l'obiettivo che gli autori di Gomorra si sono posti nella trattazione dei personaggi e delle loro storie. La morte di Ciro Di Marzio, avvenuta nell'ultima puntata della terza stagione, ne è uno dei risultati. Personaggio tra i più articolati (e approfonditi) della serie, era probabilmente tra quelli che gli spettatori maggiormente preferivano rivedere in un prossimo futuro. Non sarà così.

Leonardo Fasoli è parte del team di story editor. Con lui Maddalena Ravagli, Ludovica Rampoldi, Stefano Bises, Roberto Saviano. A Repubblica ha spiegato le ragioni della scelta di far morire “Ciro l'immortale”. “Abbiamo fatto un patto narrativo – spiega – non guardare in faccia a nessuno. Raccontiamo una guerra, non ci si può sentire al sicuro". Fa gli esempi di Attilio, di donna Imma, personaggi amati eppure morti addirittura nella prima stagione.

Salvatore Esposito e l'addio di Genny a Ciro

La morte di Ciro è però probabilmente – insieme a quella di don Pietro Savastano – tra quelle più segnanti, tra le altre cose perché avvenuta per mano del suo amico fraterno e compagno di viaggio Genny Savastano. La stessa sorte è toccata a Scianèl, ma ha colpito meno l'immaginario degli spettatori. Il personaggio interpretato da Marco D'Amore si è invece sacrificato, la sua fine è stata più tragica delle altre, come probabilmente l'intera sua vicenda.

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