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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Da The Jackal a "La tristezza ha il sonno leggero", l’altra faccia di Ciro Priello

Intervista all’attore volto iconico della nota società di video produzione tra gli interpreti della commedia corale visibile su Raiplay mentre spopola su Spotify con ‘The Jackal. Tutto Sanremo ma non dura molto’

Ciro Priello è una delle colonne del gruppo The Jackal. Anche se sfugge qualche video prodotto dalla nota casa di produzione napoletana, il suo volto con una delle sue tante espressioni buffe non sfugge. Per lui, però, è giunto il momento di mostrare le altre cartucce in carica rivelando l’altra sua faccia da attore e lo fa con Giovanni, il personaggio di La tristezza ha il sonno leggero, esordio alla regia dell’attore Marco Mario de Notaris in cui recita accanto a Serena Rossi e Stefania Sandrelli e attualmente disponibile gratuitamente su Raiplay.

Viene abbandonato il tradizionale look con tanto di barba per indossare giacca, cravatta e un taglio di capelli improbabile per essere il finto conformista e un po' mammone Giovanni, il fratellastro del fumettista Erri (De Notaris).
In questo racconto di questa bizzarra famiglia allargata che si riunisce in un fatiscente appartamento napoletano nelle ore in cui cade il Muro di Berlino, Priello è tra le sorprese di questa commedia dal forte spirito teatrale, interpretando un personaggio sfaccettato in bilico tra il simpatico e il detestabile.

Quando raggiungiamo Ciro è in pausa dalla preparazione dell’ultimo esperimento lanciato da The Jackal nell’etere, The Jackal. Tutto Sanremo ma non dura molto il primo podcast prodotto per Spotify Italia.

L’Intervista

Chi è Giovanni Ferrara, contraltare al fratellastro Erri?
“E’ un personaggio che mi è piaciuto moltissimo perché mi ha dato la possibilità di interpretare un ruolo completamente diverso da quelli fatti fino adesso. Giovanni è criptico ha molti scheletri nell’armadio con una figlia e una moglie che tradisce. Si scontra contro Erri e Flor, i personaggi interpretati da Marco Mario De Notaris e Serena Rossi, con loro due non ha un grande rapporto. In questo film che racconta di questa famiglia allargata si ritrovano facilmente le dinamiche reali che potrebbero essere presenti in molte famiglie.”

Nella fatidica notte della caduta del muro di Berlino cambia la vita del protagonista. C’è stato un forte cambiamento della tua vita che è legato a un fatto storico?
“Mi è piaciuta come la caduta  del muro di Berlino sia utilizzato come metafora, perché all’interno de  La tristezza ha il sonno leggero diventa l’emblema di tante cose , tra queste c’è il riavvicinamento. Il fatto storico che mi ha colpito? In realtà ne sono due. Il primo è legato all’attentato dell’11 settembre 2001. Non ha cambiato di molto la mia vita ma la mia percezione. Credo che nell’immaginario collettivo vedere crollare le Torri Gemelle abbia avuto un impatto fortissimo. Penso che tutti noi ricordiamo cosa stessimo facendo in quel preciso momento e io ricordo che ero appena tornato da scuola soddisfatto per un’interrogazione che era andata abbastanza bene per i miei standard scolastici visto non sono sempre stato una cima. Penso che il mondo in quel momento si sia fermato. Il secondo che invece ha cambiato la vita, ma di fatto ha cambiato la vita di tutti, è l’arrivo della Pandemia. Ha cambiato concretamente anche il nostro modo di vivere e di fare le cose. Questo evento ha avuto molti effetti, soprattutto nella mia vita”

Tu sei tra i volti iconici dei The Jackal. Questo ruolo apre l’inizio a un percorso parallelo in cui dimostri che c’è la voglia di misurarsi in altri ruoli fuori porta.
“Penso che sia il desiderio di qualsiasi attore confrontarsi con il nuovo, misurandosi con le difficoltà nel prepararsi per interpretare un personaggio che non arriva subito. E’ sintomo di crescita uscire dalla propria confort zone. Un aspetto che è molto sollecitato da The Jackal per evitare che le nostre performance si rivelino a un certo punto stantie, infatti ha molta attenzione nel curare la professionalità e lo studio degli attori. Anche per questo amo questa società. Compatibilmente con il lavoro che produciamo, nella sede di The Jackal studiamo recitazione, perché è fondamentale per un attore che la formazione sia costante.”

Sulla stessa scia c’è anche la decisione nell’essere con Fru nel cast di comici di LOL chi ride è fuori, il nuovo format di Amazon prime video…
“E’  quello che stiamo cercando di fare. Noi amiamo la sperimentazione. L’idea di interfacciarci in nuovi mondi a noi sconosciuti e di relazionarci a nuovi colleghi come Elio, Caterina Guzzanti, Lillo e Frank Matano è uno step importante per noi. Ci può solo far maturare dal punto di vista professionale. Questo comedy show è qualcosa che non si è mai visto in cui noi comici ci sfideremo a suon di battute cercando di non cedere alla comicità degli avversari”.

A proposito di piattaforme. La tristezza ha il sonno leggero è visibile su Raiplay. Dopo le serie tv, ormai anche il cinema si è spostato sul fronte streaming. Potrebbe diventare un porto sicuro che potrebbe restare anche in futuro per aiutare la circolazione dei film di autori esordienti?
“Assolutamente sì! Io sono felicissimo che ci siano così tante piattaforme e sono altrettanto felice che una realtà come Raiplay possa dare spazio a registi emergenti e ad attori che vogliono dire qualcosa. E’ di vitale importanza. Sono sicuro che ci siano tantissimi artisti che hanno tanto da raccontare e possono riuscire farlo grazie alle piattaforme”.

Raiplay è una piattaforma a te familiare dopo l’avventura di “Tanto non uscivo lo stesso” fatta con i tuoi partner di The Jackal. Potrebbe essere ipotizzabile un format che segua  la stessa linea su come il nostro stile di vita sia ancora una volta cambiato nel corso di quest’anno? 
“Nulla si può mai escludere. Noi ci siamo costruiti attraverso il web e adesso stiamo esplorando altre piattaforme cercando di crescere. Noi siamo in continua sperimentazione per cui pensiamo sempre a format che potrebbero essere adatti per piattaforme importantissime come Raiplay”.

Parliamo del Festival di Sanremo. Tu e il gruppo avete creato e prodotto The Jackal Tutto Sanremo ma non dura molto, dei podcast che rappresentano una novità per Spotify Italia. Come sta andando questo nuovo esperimento in cui valicate ancora un’altra frontiera di comunicazione? 
“Sta andando molto bene e ne siamo molto contenti. La seconda puntata del podcast è stata la più ascoltata in tutta Italia. E’ una chiacchierata informale sul festival di Sanremo,un evento che spiazza sempre con sorprese inattese. Le puntate durano più o meno 20 minuti, l’opposto del Festival che negli ultimi anni dura moltissime ore. E’ quasi diventato un lavoro per lo spettatore riuscire a resistere fino all’esibizione dell’ultimo cantante”.

Durante questa prima settimana avete iniziato puntando sui ricordi. Come funzionerà nella settimana clou del festival dove tutto si ferma per il Festival? 
“Infatti hai centrato la struttura che abbiamo scelto perché l’abbiamo diviso in due fasi: la prima è sui nostri ricordi più personali dove parliamo delle edizioni passate di Sanremo. Da domani ci getteremo a bomba commentando tutto quello che accadrà al festival, rivelando aneddoti e curiosità. E’ una settimana di lavoro intensa dove accade di tutto e noi cerchiamo di far rientrare tutto in unico contenitore. Ci divertiremo molto avendo preparato anche dei  contenuti dove ci piace fantasticare su cosa accade dietro al Festival, inventando storie di fiction”.

Secondo te quale sarà il momento topico di Sanremo 71?
“Il momento in cui arriverà Bugo sul palco. Sono curioso di vedere cosa succederà. Mi aspetto un Morgan che sbucherà da un momento all’altro rompendo tutto per vendetta (ndr. Ride). Potrebbe essere un momento divertentissimo”.

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