Imprenditoria femminile: cosa serve sapere
Aiuti e agevolazioni per le donne che vogliono intraprendere un'iniziativa imprenditoriale. Ecco i siti da tenere d'occhio
Perché un'impresa sia "femminile" è necessario che
per le società di capitali, la partecipazione di genere risulti complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite
per le Società di persone e cooperative, oltre il 50% di "Soci" siano donne
per le Ditte individuali, il titolare sia donna
per tutte le altre forme giuridiche, oltre il 50% degli "Amministratori" siano donne.
Sono numerose, ad ogni livello territoriale, le iniziative volte a promuovere l'imprenditoria "rosa" mediante apposite facilitazioni e contributi, anche a fondo perduto.
L'imprenditoria femminile viene infatti unanimemente riconosciuta come un importante motore per il sistema produttivo del nostro Paese ma è anche evidente la necessità di colmare il gap culturale oltre che di occasioni e possibilità determinato dal fatto che per secoli le donne sono state costrette ad aver cura, praticamente da sole, della famiglia, dei figli e della casa. Così, tra l'altro, la Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese offre alle donne (ma anche ai giovani) modalità semplificate di accesso alla garanzia dello Stato, con copertura fino ad un massimo dell’80% del finanziamento necessario per avviare un'attività.
Per fondi e agevolazioni vedi anche
Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Invitalia - finanziamenti a tasso 0
Regione Campania - fondi 2020