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Smog, Legambiente: "Il trasporto pubblico in Campania è fatiscente"

"Per raggiungere migliori livelli di vivibilità e liberare i centri urbani dalla cappa inquinante è prioritario mettere mano a nuove politiche di mobilità incentrate su uno svecchiamento del parco autobus"

I tassi di inquinamento atmosferico hanno raggiunto livelli record a Napoli e in Campania, ben oltre le soglie consentite dalla normativa. Per ora le iniziative messe in auto di ridurre la circolazione delle auto inquinanti, delle temperature dei sistemi di riscaldamento sia per edifici privati che industriali, non bastano.

INQUINAMENTO - "Per raggiungere migliori livelli di vivibilità e liberare i nostri centri urbani dalla cappa inquinante è prioritario mettere finalmente mano a nuove politiche di mobilità incentrate su uno svecchiamento del parco autobus puntando su mezzi al metano, su un trasporto pubblico locale moderno, treni per pendolari e mobilità alternativa. Il trasporto pendolare, anche interno alla città, dovrebbe essere una priorità delle politiche di Governo, perché risponde a una esigenza reale e diffusa dei cittadini e perché, se fosse efficiente, spingerebbe sempre più persone ad abbandonare l'uso dell'auto con vantaggi ambientali, climatici e di vivibilità delle nostre città. Invece il trasporto pubblico campano è un vero e proprio incentivo all'uso privato dell'automobile come dimostrano la riduzione del numero dei pendolari che usano il trasporto pubblico: si stima che in tre anni si sono persi circa 196mila pendolari che tradotto significa più auto in circolazione, più traffico, più smog nelle nostre città". In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta così l'emergenza smog a Napoli.

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