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Sabato, 20 Aprile 2024
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Smog, con l'alta pressione è di nuovo allarme rosso

L'ordinanza dell'Autorità Portuale e i dispositivi di traffico del Comune non bastano. Zona per zona, tutti i valori delle polveri sottili in città

Torna, con l'alta pressione, l'allarme smog a Napoli. Negli ultimi due giorni sforamenti record: soltanto lunedì scorso quattro delle sei centraline di monitoraggio hanno rilevato nell'area concentrazioni di polveri sottili oltre il limite.

La situazione cittadina, zona per zona, è preoccupante. Al Museo polveri per 134 microgrammi al metro cubo di aria, il triplo della soglia limite. Male via Argine, con 97 microgrammi, e ancora: 84 alla Ferrovia, 72 nella zona del Nuovo Pellegrini. Sotto la soglia limite solo le zone dell’Osservatorio Astronomico e del Santobono (34 e 39 microgrammi).
Domenica scorsa, è andata meglio, ma di pochissimo. Quattro centraline su sei hanno superato i valori massimi, sebbene con concentrazioni di polveri sottili meno alte.

E la situazione rischia di peggiorare ancora dato che "permangono – spiega Giuseppe Onorati, il funzionario Arpac che coordina i rilevamenti – le condizioni climatiche di scarsa ventilazione che favoriscono il ristagno delle sostanze inquinanti nell’aria".
Per capire la situazione basta confrontare quanto accaduto dal primo gennaio ad oggi, con le soglie massime annue consentite. La centralina di via Argine ha registrato solo in gennaio 10 sforamenti, a fronte dei 35 annui "concessi" dalla legge.

Provvedimenti come l'ordinanza dell'Autorità Portuale per le navi in sosta, e i dispositivi di traffico del Comune, pare non stiano imprimendo un cambio di rotta alla situazione. Che è negativa in città come in tutta la zona dell'hinterland, in particolarm modo ad Acerra e San Vitaliano.

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