Trasporti pubblici, i dati: impietoso il confronto tra Napoli e le grandi città

L'Osservatorio Eurispes sulla Mobilità e Trasporti ha dedicato un Libro Bianco al trasporto di merci e persone nelle tre grandi aree metropolitane italiane di Roma, Milano e Napoli. Il tema – approfondito attraverso l'analisi di interoperabilità e interconnessione, sharing mobility, city logistics, infomobilità ed Its, infrastrutturazione, ciclabilità, mobilità elettrica, innovazione di servizi – è soprattutto quello delle mutate esigenze di trasporto di cittadini e merci in modo efficiente e sostenibile. E la situazione, per Napoli, non è delle più rosee.

Indice interessante (e purtroppo inizialmente fuorviante) è la presenza dei trasporti pubblici in relazione all'ampiezza cittadina. Milano registra una densità di servizio pari a 387Km per 100Kmq, Napoli 394 e infine Roma 181: uno degli indicatori più critici del Paese vede la città partenopea ritrovarsi in una situazione migliore di quella della capitale.

Ma c'è poco da stare allegri. Mentre per densità Napoli e Milano restano ai primi due posti della classifica nazionale (con rispettivamente circa 8mila abitanti per Kmq Napoli; e 7mila Milano), Roma piomba al diciassettesimo posto con poco più di 2mila abitanti/kmq. Questo vuol dire una necessità inferiore, nell'ultima città, in fatto di mezzi pubblici.

E infatti a Napoli la situazione è particolarmente critica. Il gap con Milano è fortissimo in fatto di densità strutturale del trasporto pubblico di superficie. Per esemplificare, Napoli, al fine di attestarsi sull’offerta del capoluogo lombardo, dovrebbe triplicare l'estensione delle proprie linee.

E che le linee siano insufficienti è reso evidente da un altro dato, il loro uso. Secondo Eurispes, i passeggeri trasportati annualmente (per abitante) dal trasporto pubblico sono stati pari a 541 unità a Roma, 445 a Milano e soltanto 191 a Napoli. Auto per tutti, quindi: il tasso di densità dei veicoli di Napoli è quattro volte superiore a quello di Roma (pari quelle di Milano, ma con "disponibilità di parcheggi" quattro volte quella partenopea).