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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mare inquinato: Goletta Verde boccia le coste della Campania

Secondo Legambiente vi sono carichi batterici alti in 14 punti delle acque regionali sui 31 posti sotto osservazione. Bene Mappatella beach a Napoli

Inquinate. Le coste della Campania, secondo le analisi di Goletta Verde di Legambiente, sono assolutamente da bocciare. I prelievi effettuati dal 16 al 20 luglio scorso, in 31 punti della regione, parlano chiaro: in 14 casi il carico batterico è elevato, con 13 giudizi “fortemente inquinato”.

Fa eccezione lo specchio d'acqua antistante via Caracciolo, la cosiddetta Mappatella beach partenopea. Nella media i valori anche dello sbocco a mare del canale Fusaro di Bacoli; della spiaggia di Alimuri a Meta di Sorrento; dello scarico presso il lungomare Marconi a Torre Annunziata; della spiaggia in località Ponte della Gatta a Torre del Greco; della spiaggia Mortelle a Portici; della spiaggia del porto di Procida; della spiaggia Punta Lingua a Procida; della spiaggia Maronti di Olmitello a Barano d'Ischia; della spiaggia Cava dell'Isola e della spiaggia La Chiaia di Forio.

A Napoli e provincia i prelievi sono stati in tutto 18. In sette casi sono stati riscontrati valori elevati di inquinanti, mentre per sei il giudizio è quello più grave di “fortemente inquinato”. Analizzate le acque allo sbocco del canale di Licola a Pozzuoli; alla foce dell'alveo Volla a San Giovanni a Teduccio; alla foce del fiume Sarno a Castellammare di Stabia; alla foce del Lagno Vesuviano nel comune di Ercolano; al rivo San Marco di Castellammare di Stabia; alla foce del canale Olimitello in località Maronti di Barano d'Ischia.

In particolare, sono risultate essere inquinate soprattutto le foci dei fiumi a causa degli scarichi, che mettono a rischio la qualità delle acque limitrofe in cui spesso i cittadini fanno il bagno. Legambiente sottolinea mancanze in fatto di depurazione, sebbene la situazione sia migliore che in passato.

Nei confronti dell'Italia, fanno sapere gli ambientalisti, grava una procedura di infrazione proprio relativa alla depurazione, e la Campania è sotto la lente d'ingrandimento. Risultano infatti 108 su 151 gli agglomerati della Campania cui viene contestata la non conformità in materia. Un danno ambientale, ma anche economico: a partire dal 2016 e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti l'Italia pagherà una multa di 21 milioni di euro l'anno.

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