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"Il riuso che salverà il mondo": a Napoli la 41° Fiera del Baratto e dell’Usato

Il 26 e 27 novembre, alla Mostra D'Oltremare, il più grande evento del riuso d'Italia, organizzato dall'associazione Bidonville e patrocinato dal Comune di Napoli

Unire etica ed estetica, utile e dilettevole si può alla Fiera del Baratto e dell’Usato. Giunto alla 41° edizione e al 20° anno consecutivo, il più grande evento del riuso d’Italia, organizzato dall’associazione Bidonville e patrocinato dal Comune di Napoli, vedrà oltre 20 mila visitatori e oltre 700 espositori di oggetti vintage, di antiquariato e di artigianato. La manifestazione si terrà alla Mostra D’Oltremare di Napoli (con accesso da Piazzale Tecchio e da viale J.F. Kennedy, 54), sabato 26 e domenica 27 novembre, dalle 10 alle 20.
Novità assoluta la nascita della “BarattoLino Tivvu’” capitanata da Lino D’Angiò che, in diretta sulla pagina fb della Fiera, intervisterà ospiti e visitatori.

All’antiquariato è dedicata una sezione speciale della Fiera: Antiquaria che si terrà, come evento a se organizzato da Bidonville, ogni prima domenica del mese nella Mostra d’Oltremare restituendo finalmente una “casa” agli antiquari di Napoli.
Quest’anno per godervi al meglio la “caccia” all’oggetto che vi farà innamorare, potrete concedervi una pausa nell’area relax su comode sedute, gustare le specialità partenopee in diversi punti di street food e portare i bambini al luna park allestito in esterno.

BarattoLino Tivvù
Lino d’Angio sarà il protagonista della BarattolinoTivvù: uno studio tv reale impiantato nella Fiera trasmetterà in diretta tutta la giornata di sabato 26 e domenica 27 novembre su uno schermo gigante e sulla pagina Facebook della Fiera del Baratto e dell’Usato. Sarà una trasmissione dal carattere allegro, scanzonato e ironico che avrà il duplice scopo di fare da telecronaca dell’evento e di sensibilizzare i cittadini al riuso e al baratto come una vera e propria tv di strada. 
Lino D’Angiò, classe ’65, porterà nella BarattoLino Tv i personaggi che lo hanno reso celebre con qualche new entry che meraviglierà il pubblico: “Tutti cerchiamo di riusarci e rimetterci a nuovo- spiega il comico napoletano-. Porterò in fiera i personaggi nelle mie corde: mi collegherò ad esempio con il presidente del Napoli che di sicuro cercherà di vendere qualche giocatore o di barattarlo. Incontrerò De Luca che proverà a vendere la Bindi. Inviterò Renzi che vorrà offrire l’impossibile per un “SI”. I veri protagonisti saranno però i visitatori che intervisterò su ciò che sono riusciti a trovare di speciale in Fiera e sicuramente il Sindaco de Magistris che è un amante storico della Fiera del Baratto e dell’Usato e che dunque non mancherà all’appuntamento. Trasmetterò a tutte le ore della giornata con una pausa pranzo, finché non sarò distrutto e cercheranno di vendermi come un buon usato”. E se arrivasse Trump? “Lo immagino alzare un muro di oggetti usati- continua D’Angiò-. Lo intervisterei per capire dove ha comprato il capello di quarta mano. Chissà se qualcuno lo comprerebbe come oggetto antico”.

Antiquaria
All’interno della Fiera nasce lo spazio antiquariato dall’esigenza di avere una sezione esclusiva che si andasse ad affiancare a quelle già esistenti. Ecco Antiquaria, una sezione in cui antiquari professionisti e semi professionisti espongono oggetti antichi, alcuni di gran pregio e valore, disposti in spazi originali e intimi. Da tre mesi Antiquaria è anche un evento a sé, sempre organizzato dall’associazione Bidonville, che si tiene ogni prima domenica del mese e sta riscuotendo un enorme successo. Infatti Antiquaria soddisfa la mancanza di uno spazio dedicato in una città storica come Napoli dove il collezionismo è una tradizione. Nell’ambito della Fiera del Baratto e dell’usato si proclamerà ufficialmente la nascita di questa “Casa degli antiquari di Napoli”.

Il Riuso che salverà il Mondo
La Fiera del Baratto e dell'Usato è stata creata a fine anni ’90 dall’associazione Bidonville (www.bidonville.org) con lo scopo di stimolare e condividere il riuso come pratica fondamentale per contrastare lo spreco insostenibile di risorse non rinnovabili.  La Fiera, precorritrice dei tempi (l’Europa ha poi ratificato una politica ambientale basata sull’uso sostenibile delle risorse, la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti), è divenuta con gli anni un’occasione importante per divulgare una cultura ambientalista e solidale e di commerciare e scambiare oggetti, che altrimenti andrebbero a inquinare l'ambiente. Nell’ambito della Fiera hanno preso vita a Napoli i primi laboratori di riuso, di riciclo creativo e ha fatto capolino per la prima volta l’idea di baratto, come valida possibilità alternativa all’economia tradizionale.
A distanza di 20 anni dai primi passi di Bidonville, oggi adottare le tre R d’oro: riduco, riuso, riciclo è un’abitudine che una grande parte della popolazione italiana ha assunto. Complice la moda del Vintage, barattare, regalare e acquistare oggetti usati oggi è una scelta “di moda” che combina estetica ed etica.
Partecipare alla fiera significa unire l’utile al dilettevole: permette di acquistare pezzi unici ed originali a prezzi ridottissimi in controtendenza con il consumismo omologante che sta mettendo in serio pericolo l’ambiente e creando squilibri sociali ed economici a livello globale.
Il mondo che immaginano i creatori della fiera e le persone che la visitano è un mondo sostenibile e sano in cui si realizzano lo scambio e la condivisione di tempo e oggetti che racchiudano il valore affettivo del tempo.

Anche oggi la Fiera del Baratto e dell’Usato è all’avanguardia e precorre i tempi: l’ideatore della Fiera, vice presidente dell’associazione Bindonville, Augusto Lacala è anche presidente della Rete Nazionale Onu www.reteonu.org  riunisce circa 80 mila operatori tra piccole aziende familiari, gruppi, enti e associazioni che si occupano di riuso e riciclo informando i cittadini sulle buone prassi e proponendo norme su una materia, quella del commercio di oggetti usati, ancora non ben definita dal legislatore, ma più che mai necessaria. Il piccolo commercio può (e deve) creare occupazione in un’ottica a km zero che va in direzione della solidarietà e dell’incontro: “Quello che non ti piace o non ti serve più, può essere una grande risorsa per qualcun altro”.
Riordinare, autorizzare, legittimare, fare sistema sono cose che non richiedono somme ingenti per essere realizzate, eppure possono dare grandi risultati a favore dell’emersione del sommerso, dell’inclusione sociale, della creazione di nuovo lavoro e dello sviluppo delle attività esistenti.

“Ambiente e lavoro - dichiara Augusto Lacala, presidente dell’associazione Bidonville - è un abbinamento che prima non veniva considerato e solo oggi rientra nell’agenda politica. La Fiera del Baratto e dell’Usato è da vent’anni la dimostrazione che si può fare qualcosa di produttivo che fa bene all’ambiente e fa bene alla tasca. Il commercio di oggetti usati è di fatti una grande opportunità di creare reddito e occupazione nel rispetto dell’ambiente e di pezzi della nostra storia.
Noi di Bidonville crediamo da sempre che le cose effimere non sono mai riuscite a farci risparmiare materiali, energie e denaro. Ne siamo oramai delusi ed anche un po’ stufi. Non amiamo mobili, cose, vestiti, idee, fatti per durare una stagione; pensati per essere sostituiti presto e senza rammarico. Crediamo invece, a quelli disegnati per essere senza tempo; per poter essere aggiustati se si rompono, ammodernati se si consumano; per essere in grado di invecchiare dignitosamente e addirittura continuare a diventare con il tempo più nobili e belli. La scelta contro il modello del ricambio è innanzitutto una scelta culturale. Ma nell’attuale situazione ecologica diventa un imperativo esistenziale. Perché produrre per consumare e subito buttare significa spreco. E uno spreco è proprio ciò che in un mondo afflitto da montagne di rifiuti e angosciato da risorse limitate non possiamo permetterci”.

La Fiera del Baratto e dell’Usato
La Fiera del Baratto e dell’Usato di Napoli, che con 20 primavere è oramai un’istituzione per la città, si tiene due volte l'anno dal '97. L’appuntamento di novembre è il più atteso per acquistare regali unici per Natale o per farsi un regalo vintage da sfoggiare a Capodanno.
Collezionisti, nostalgici, famiglie attente all’ambiente, giovani e meno giovani, sarà un pubblico trasversale di oltre 20 mila persone ad invadere la Mostra D’Oltremare dove ci saranno oltre 700 espositori divisi secondo le aree tematiche: artigianato, modernariato, collezionismo, antiquariato, di tutto di più.
Alla Fiera è possibile trovare: dalle ceramiche, ai giocattoli, ai francobolli, ai dischi, alle monete, passando per libri e pezzi di ricambio dei PC datati, ma anche mobili antichi e mobili realizzati con materiali recuperati, gioielli e bijoux, abiti da sera, opere d'arte esclusive come quelle degli artisti del riciclo e del restyling la cui missione è legata a temi ambientali, al consumo etico ed ai prodotti eco-compatibili.
Interessante la sezione “di tutto di più” così detta “svuota cantine”, dove trovano spazio i banchi dei veri protagonisti della fiera, cittadini che desiderano scambiare e rivendere i mille oggetti che negli anni si sono accumulati in cantine, armadi, cassetti e bauli di casa. Sono loro a dare quel qualcosa in più alla fiera, non essendo abitudinari di questo evento lo vivono come una vera e giocosa festa, luogo di incontro e salotto straordinario per un week end. Va ricordato che proprio dalle antiche sezioni “vinili” e “fumetti” della Fiera del Baratto e dell’Usato sono nati Discodays e Napoli Comicon eventi che oggi attraggono migliaia di giovani in città.
 

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