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"Comuni Ricicloni 2017", Campania in crescita nella differenziata. Male Napoli

Il rapporto annuale di Legambiente: capoluogo partenopeo fanalino di coda di una regione invece in crescita. Bene soprattutto i comuni di Pozzuoli e Bacoli

La tredicesima edizione di “Comuni Ricicloni”, rapporto annuale di Legambiente sulla differenziata in Italia, vede la Campania ottenere risultati molto positivi con percentuali in crescita quasi ovunque. Grave eccezione, però, proprio la città di Napoli, che sui 550 comuni campani censiti risulta al 536mo posto con un 31,31% di raccolta differenziata.

La Campania – con il suo 51,6% – è , spiega Legambiente, “la (regione, ndR) più virtuosa dell’intero Mezzogiorno e con performance migliori anche di regioni del Centro-Nord. Sono aumentati i comuni campani ricicloni che superano il 65% di raccolta differenziata. Nel dettaglio per il 2016 il numero di comuni che hanno raggiunto e superato questa soglia è salito a quota 227 per una copertura totale di 1milione368mila abitanti, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno”.

Un anno fa: i dati del rapporto 2016

Sono soprattutto i comuni medio-piccoli a determinare il buon risultato regionale, con in testa Pozzuoli tra quelli oltre i 50mila abitanti, al 77% di differenziata, e Bacoli tra quelli tra i 20mila e i 50mila, addirittura all'80%.

A Napoli (31,31%) invece maglia nera tra i capoluoghi di provincia. Tutte meglio della città partenopea: Benevento al 62%, Salerno al 61, Caserta al 45 e Avellino 31,39.

“In questi anni è cresciuta l'attenzione dei cittadini ai temi ambientali – dichiara Stefano Ciafani, direttore nazionale di Legambiente – e nel nostro Paese sono stati compiuti importanti passi avanti. L'Italia sta dimostrando di essere la culla della nascente economia circolare europea al centro dell'importante pacchetto votato all'Europarlamento, che prevede l'archiviazione di discariche ed inceneritori con politiche di riuso, riduzione e riciclo”.

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