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Dai fanghi bollenti della Solfatara un carburante biosostenibile

E' l'idea di un gruppo di studenti napoletani del Liceo Scientifico Emilio Segrè di Mugnano, arrivati finalisti alla sesta edizione del Concorso nazionale "Mad for Science"

Tra gli 8 Istituti finalisti che si contenderanno il 26 maggio la vittoria della sesta edizione del Concorso nazionale "Mad for Science", anche un Liceo Scientifico napoletano, l'Emilio Segrè di Mugnano. La gara, promossa dalla Fondazione DiaSorin è rivolta ai Licei scientifici (scelti oggi dal 15,6% degli studenti italiani, in base ai dati del Ministero dell’Istruzione dell’anno scolastico 2021/2022) e ai Licei classici con percorso a curvatura biomedica e agli Istituti Tecnici, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico. La sfida vedrà gli istituti arrivati in finale confrontarsi sul tema “Le biotecnologie al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente”, con l’elaborazione di 5 esperienze sperimentali coerenti con il tema proposto, ovvero come le biotecnologie possano fattivamente essere utilizzate in laboratorio o sul campo per garantire la salute delle persone e del Pianeta. In palio un montepremi complessivo di 177.500 euro da investire nell’allestimento di un vero e proprio laboratorio di ricerca a scuola dove effettuare lezioni all’avanguardia.

Il progetto del gruppo di studenti napoletani nasce dalle riflessioni scaturite dall’analisi degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. “In particolare - spiega a NapoliToday la prof.ssa Marialuisa Mazzone (Team Leader del Progetto) -, nell’ottica della transizione energetica e di un’economia circolare, ci siamo soffermati sulle misure che l’Europa sta mettendo in atto per ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili, a favore di fonti alternative, quali le biomasse lignocellulosiche. Il cuore del progetto è lo studio di enzimi estremofili, che possono essere utilizzati per lo smaltimento di scarti agricoli ed alimentari di natura lignocellulosica, producendo zuccheri semplici per la successiva riconversione in biocarburanti e precursori di bioplastiche”.

Gli Istituti finalisti 

Gli 8 Istituti selezionati provengono da Abruzzo, Campania, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Sardegna, e sono: l’Istituto di Istruzione superiore ALESSANDRO VOLTA di Pescara con il progetto “Funghi metallari”, il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate EMILIO SEGRÈ di Mugnano di Napoli (NA) con il progetto “Extremophiles for future: Hot Enzymes Vs Global Warming”, il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate MARIE CURIE di Meda (MB) con il progetto “Il futuro è alle porte e ha sei zampe”, il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate ETTORE MAJORANA di Rho (MI) con il progetto “A tavola con i batteri: benessere e salute”, l’Istituto Tecnico Tecnologico - Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ANTONIO CECCHI di Pesaro con il progetto “Tre biostimolanti, uno microbico e 2 molecolari, applicati al seme con tecniche di priming e film-coating”, il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate ASCANIO SOBRERO di Casale Monferrato (AL) con il progetto “OenoFood”, l’Istituto Tecnico Tecnologico - Chimica, Materiali e Biotecnologie GALILEO FERRARIS di Molfetta (BA) con il progetto “Valorizzazione degli scarti dell’industria agro-alimentare per la formulazione di alimenti privi di eccipienti sintetici”, il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate MARCONI - LUSSU di San Gavino Monreale (SU) con il progetto “Elicriso: il fiore del Sole, rimedio e risorsa”.

Il Progetto napoletano

Mad for Science - spiega a NapoliToday la prof.ssa Marialuisa Mazzone (Team Leader del Progetto) - è un prestigioso concorso bandito dalla Fondazione DiaSorin rivolto agli Istituti superiori di tutta Italia. Il concorso chiede a docenti e studenti di tutta Italia di essere parte attiva nella comprensione del ruolo che la ricerca scientifico-tecnologica e le biotecnologie hanno nella promozione della salute e del benessere dell’uomo e dell’ambiente. Per partecipare bisogna ideare un progetto di ricerca curato nei minimi dettagli ed affrontare una lunga e severa selezione. Quest’anno sono stati selezionati 8 progetti tra cui l’idea di 5 ragazzi del nostro Liceo Emilio Segré di Mugnano di Napoli. Annachiara, Aurora, Alessandra, Alessandro e Giosuè, della 4AM, 4EM e 3DM sognano di contribuire alla transizione energetica studiando il modo di produrre un bioetanolo più sostenibile e più economico. Con l’aiuto del Dipartimento di Biologia dell'Università Federico II di Napoli e del CNR, hanno scelto un batterio che vive nei fanghi bollenti della Solfatara i cui preziosi enzimi sono proprio adatti al loro scopo. Ma non finisce qui: normalmente il bioetanolo si produce partendo dal mais o dalla barbabietola, mentre i ragazzi del Segré hanno intenzione di usare, come materia prima, scarti vegetali provenienti dalle potature e altre lavorazioni, contribuendo ulteriormente a ridurre l’impronta di carbonio relativa alla produzione di bioetanolo. Il 26 maggio il team del Segrè affronterà la fase finale in diretta sul canale facebook della Fondazione, contendendosi il primo premio con altre 7 scuole d’Italia. Noi ovviamente faremo il tifo per loro e per questa idea tutta napoletana”.

Nel team “allargato” anche le prof.sse Palma Cavallo, Ilaria Iermano, Maria Gaia Monti, e gli studenti Vincenzo Esposito (4DM) e Giuseppe Pandolfi (4AM).

I premi in palio

I primi 2 Istituti classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 e 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 e 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2022). La Giuria conferirà inoltre il Premio speciale Comunicazione al team che saprà divulgare meglio il proprio progetto durante la Challenge del 26 maggio. Il premio consiste nell’assegnazione di 15.000 euro per l’acquisto di piccola strumentazione e materiale vario da laboratorio. Non solo, anche per l’edizione in corso la Fondazione DiaSorin ha confermato il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro, ai team arrivati in finale ma non vincitori dei premi sopra descritti. Tutte le fasi di avvicinamento alla finale del 26 maggio potranno essere seguite sulla Pagina Facebook Fondazione DiaSorin e sul Profilo Instagram fondazionediasorin e attraverso gli hashtag ufficiali #fondazionediasorin e #madforscience2022.

La Giuria

La Giuria chiamata a valutare il 26 maggio i progetti sarà composta da: Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin, Direttore generale della Fondazione Telethon e Presidente di Giuria della finale; Andrea Ballabio, Direttore TIGEM, Istituto Telethon di Genetica e Medicina; Irene Bozzoni, Professore Ordinario Biologia Molecolare Università La Sapienza Roma; Barbara Gallavotti, Giornalista, autrice e divulgatrice scientifica; Carlo Mazzone, Global Teacher Prize Ambassador; Ruggero Pardi, Professore Ordinario Patologia Generale Università Vita Salute San Raffaele Milano.

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