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Pecoraro Scanio: "Stop a fossili e trivelle, puntare sulle Energie Rinnovabili"

Per l'ex ministro dell'Ambiente è fondamentale che l'Italia non perda il primato del solare e investa sulle rinnovabili con incentivi e facilitazioni burocratiche

"Stop alle trivelle e ai fossili, è fondamentale che l'Italia non perda il primato nel solare e che punti sulle energie rinnovabili". Questo l'appello dell'ex ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, oggi docente alle università di Milano e Roma e presidente della fondazione Univerde.

L'ex ministro spiega a NapoliToday, che il decreto del 2007, fortemente voluto da lui, avviò il secondo conto energia, "aprendo la stagione del fotovoltaico in Italia" e che "nonostante anni di boicottaggi e opposizioni" oggi "l'Italia è diventata il Paese che vanta la più alta percentuale al mondo di energia elettrica prodotta da fonte solare. L'8%. Seguono Grecia con 7,4 e Germania con 7,1".

"Il conto energia del 2007 - dice ancora Pecoraro Scanio - premiava infatti con il massimo incentivo la sostituzione dei tetti in amianto con il solare e destinava l'incentivo più basso agli impianti a terra che peraltro dovevano seguire delle linee guida regionale per tutelare le aree agricole. È comunque un grande successo essere passati dai 50 MW del 2006 e gli 87 di fine 2007 ai circa 20.000 MW di fine 2016 (esattamente 19.260 MW). Da poche migliaia di impianti ad oltre 800.000". 

"NECESSARI INCENTIVI": "Dobbiamo creare facilitazioni burocratiche - conclude l'ex ministro - e incentivare le batterie per conservare l'energia prodotta ma anche le innovazioni tecnologiche come le mattonelle che producono energia quando ci si cammina sopra. Il futuro è nelle rinnovabili e perciò occorre bloccare tutti gli assurdi incentivi di cui godono i combustibili fossili e dire stop a trivellazioni petrolifere, centrali a carbone e vecchie tecnologie. E queste sono grandi opportunità di lavoro in particolare per i giovani e il Sud, ovvero dove maggiore è la disoccupazione ".

Intanto, proprio nel campo del fotovoltaico, tra le regioni che hanno chiuso il 2016 con trend positivi - secondo quanto si evince dall'Osservatorio Rinnovabili di Anie - c'è anche la Campania, con un incremento sia in termini di potenza che in termini di unità di produzione. 

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