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Legambiente: "Basta case colabrodo, più controlli sull'efficienza energetica"

"Il consumo di fonti fossili per il riscaldamento degli edifici è responsabile di una quota rilevantissima dell'inquinamento delle città italiane" spiega l'associazione. In Campania "situazione decisamente negativa"

In occasione dell’undicesimo anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto Legambiente fa il punto sull’efficienza energetica degli edifici in Italia e le norme che regolano il diritto dei cittadini di conoscere l’entità degli sprechi e le modalità per risparmiare in bolletta aumentando il comfort delle proprie abitazioni.

“Nell’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto‎ – ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini – abbiamo voluto sollecitare l’attenzione sul tema dell’efficienza energetica in edilizia, con l’obiettivo di sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti. Perché nonostante le norme in vigore obblighino a rendere trasparenti le informazioni sui consumi per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni, in gran parte del Paese queste informazioni sono negate o addirittura false, per cui continuiamo a vivere in case colabrodo, e senza poter sperare in alcuna opera di riqualificazione in tempi brevi visti i ritardi dei programmi di incentivo”.

Per quanto riguarda la Campania, spiega l'associazione ambientalista, la situazione è "decisamente negativa". "Non è infatti prevista - scrive Legambiente in una nota - nessuna Certificazione energetica regionale, neanche a titolo volontario. I controlli riguardano solo il 2% degli edifici, perché previsti dalla Legge Nazionale, ma non ci sono soggetti incaricati per tali controlli né tanto meno sono previste sanzioni a livello regionale".

NECESSARI MAGGIORI CONTROLLI: "Chiediamo - è la richiesta dell'associazione - che la Regione Campania prenda esempio dalla Provincia di Bolzano, dove al contrario le normative sull’efficienza energetica sono prese seriamente, le certificazione energetica è infatti obbligatoria per tutti i nuovi edifici, per le ristrutturazioni, ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni. La classe B è la minima richiesta per tutti i nuovi edifici. I controlli vengono effettuati dall’Agenzia CasaClima sia attraverso i progetti che attraverso sopralluoghi nei cantieri, oltre al fatto che se non rispettati le normative non viene rilasciato il permesso di costruire e vengono bloccati i lavori".

INQUINAMENTO: "Il consumo di fonti fossili per il riscaldamento degli edifici - si legge - è infatti responsabile di una quota rilevantissima dell’inquinamento delle città italiane e della produzione di gas serra, ed è quindi un settore chiave sul quale intervenire per diminuire le concentrazioni di smog nell’aria, come più volte segnalato e richiesto anche dall’Unione Europea, incidendo positivamente sulle tasche e sulla qualità della vita dei cittadini. 

RIDUZIONE DELLA SPESA: "La spesa energetica - spiega ancora Legambiente - è una voce rilevante del bilancio delle famiglie, che per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni può variare tra i 1500 e i 2000 euro all’anno. Eppure, questa spesa può essere ridotta fino al 50% con interventi di efficienza energetica negli edifici e con impianti che possono rendere più confortevoli sia d’inverno che d’estate le case in cui viviamo".

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