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"Diffamò Barbara d'Urso sui social": condannata Selvaggia Lucarelli

La decisione del Tribunale di Milano relativa ad un post social della nota blogger

Selvaggia Lucarelli è stata riconosciuta colpevole del reato di diffamazione aggravata ai danni di Barbara D'Urso, per un post pubblicato nel 2014 sui social network in cui la blogger, commentando un'intervista resa dalla d'Urso a Daria Bignardi, aveva affermato: 'l'applauso del pubblico delle Invasioni Barbariche alla D'Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke'". Lo ha stabilito ieri il Tribunale di Milano. A farlo sapere è il legale della conduttrice napoletana, Salvatore Pino, in una nota riportata dall'Ansa.

"Nel corso del processo - spiega il legale della D'Urso - l'imputata si è sempre rifiutata di porgere le proprie scuse alla persona offesa. Barbara d'Urso aveva evidenziato come il commento della Lucarelli fosse gratuitamente offensivo, basato su fatti falsi e manifestamente incontinente, travalicando i limiti della libera manifestazione del pensiero per ledere direttamente l'altrui reputazione".

"Al termine del processo, il tribunale, accogliendo le richieste della parte civile, ha riconosciuto l'esistenza della contestata diffamazione aggravata ed ha pertanto condannato Selvaggia Lucarelli alla pena di 700 euro di multa, oltre al risarcimento del danno e alla rifusione delle spese legali sostenute dalla persona offesa".

"Barbara d'Urso - conclude la nota dell'avvocato Pino - devolverà il risarcimento ad una delle battaglie sociali che le stanno più a cuore, quella contro la violenza sulle donne".

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