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Caterina Balivo non sarà più la madrina del Pride: la motivazione

La comunità Lgbt non le ha perdonato quando chiamo “fr****” Ricky Martin

Doveva essere la “madrina” del Pride di Milano ma la sua partecipazione è stata annullata dagli organizzatori. La protagonista è Caterina Balivo a cui è stata comunicata la decisione di annullare il suo ruolo nella parata milanese. Fatali per la presentatrice sarebbero delle frasi pronunciate qualche anno fa nei confronti di Ricky Martin. In quell'occasione definì il cantante “fr****” in maniera ironica ma gli utenti in rete hanno ricordato con acredine la vicenda. Così è arrivato il messaggio con cui gli organizzatori hanno chiesto alla showgirl di fare un passo indietro.

Il messaggio degli organizzatori 

“La 'madrina' di un Pride deve essere un fattore unificante. È chiaro che la nostra scelta, di cui ci assumiamo la responsabilità, ha suscitato molte perplessità e polemiche e, poiché il Pride deve essere un momento di unità e uno spazio in cui tutti e tutte con le proprie differenze possano riconoscersi, abbiamo preso la decisione in accordo con Caterina Balivo di fare un passo indietro. Ringraziamo Caterina Balivo per la disponibilità e la sensibilità dimostrate in questa circostanza”.

La risposta della Balivo 

Anche la presentatrice ha pubblicato un lungo messaggio sul proprio profilo Facebook. “Ragazzi, ho letto stamattina i vostri commenti. Non ho mai pensato di poter scatenare delle reazioni così violente. Sono da sempre al fianco della comunità LGBT e proprio per questo ho accettato l'invito degli organizzatori del Pride. Se la mia presenza diventa un elemento divisivo, d'accordo con gli organizzatori che ringrazio per la fiducia, rinuncio volentieri alla partecipazione alla manifestazione perché il mio desiderio è quello di portare un sorriso, esaltare l'armonia e l'amore che è quello che molti (purtroppo ancora troppi!) fingono di non vedere. Spero ci sia un'altra occasione di incontro e, nel mio piccolo, continuerò a sostenere i diritti civili con passione e determinazione perché sono il vero passo avanti nella cultura del nostro paese. Vi abbraccio”.

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