rotate-mobile
Università

Bucce di frutta, gusci di cozze e scarti di caffè diventano lampade o mattonelle: i "miracoli" di re-Food

Prima edizione di Re-Food, competizione per designer capaci di reinventare gli scarti agroalimentari. Questo venerdì premiazione dei progetti nella Reggia di Portici

Promossa dal Dipartimento di Agraria e dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con l’ADI - Associazione per il Disegno Industriale, si chiude con la premiazione dei progetti presentati la prima edizione di Re-Food, competizione per designer capaci di reinventare gli scarti agroalimentari che punta a stimolare il ripensamento creativo dei materiali di scarto provenienti da filiere agroalimentari. Ben 38 i progetti presentati al concorso (due le categorie: junior e senior) lanciato nei mesi scorsi: provenienti da diverse parti d’Italia e in larga parte per la categoria designer junior, impiegano materiali  come bucce di pomodori o agrumi o ananas, foglie di mais mescolate con biopolimeri e resine, scarti legnosi, gusci di bivalvi, barattoli di alluminio, juta, pasta e biscotti. Tra gli oggetti progettati lampade, giochi per bambini, tovagliette da mensa, contenitori per fast-food, poltrone, casette per uccelli e piastrelle.

Tutti i progetti presentati al concorso saranno esposti in una mostra temporanea allestita presso la Reggia di Portici dal 13 al 15 maggio 2022.

"Per un futuro senza scarti e per un’economia circolare davvero efficiente non bisogna avere limiti all’ingegno e alla creatività - spiega Danilo Ercolini, direttore del Dipartimento di Agraria e ideatore del concorso insieme a Michelangelo Russo, direttore del Dipartimento di Architettura - In questa esperienza abbiamo voluto dare spazio alla creatività inventandoci un concorso di idee con denominatore il design, in cui i partecipanti hanno realizzato progetti a partire da materiale di scarto da lavorazioni agroalimentari. Ben vengano, quindi, contaminazioni culturali come quella tra il design e le tecnologie agroalimentari per creare dei prodotti che possono essere utili per implementare processi di economia circolare. Sarà importante, in futuro, avere produzioni alimentari in cui gli scarti rappresentano un valore perché, magari, possono essere utilizzati come fonte di bioenergie, oppure, come nel nostro caso, come materia prima per produrre un oggetto di design. È un interessante segnale che i giovani abbiano risposto così tanti al concorso, evidenzia l’attenzione di giovani designer e progettisti alle tematiche della sostenibilità".

‘Il progetto coniuga creatività e sperimentazione nel campo dell’economia circolare focalizzata sul riciclo dei prodotti del flusso organico degli scarti - aggiunge  Michelangelo Russo - Un’innovazione che mette al centro lo spazio quotidiano, le pratiche e gli stili di vita e che, attraverso la logica del design e lo studio delle filiere, può rappresentare un invito a un principio di crescita sostenibile e non dissipativa".

La cerimonia di premiazione si terrà nella Sala cinese del Dipartimento di Agraria (in via Università, 100, a Portici), sarà aperta dai saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, dal Sindaco della Città di Portici, Vincenzo Cuomo, e dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo. All’evento interverranno Gilda Bojardi, direttrice della rivista “Interni”, e Giuliana Zoppis, architetto progettista e giornalista, entrambe membri della commissione che ha valutato i progetti e Luciano Galimberti, presidente dell’ADI, Associazione Nazionale per il Disegno Industriale.

Parteciperanno inoltre i designer che illustreranno i loro progetti in tema di riciclo di scarti, giornalisti, componenti della giuria e aziende potenzialmente produttrici degli di scarti o impegnate nel campo dei processi di conversione di materiali di scarto delle filiere agroalimentari. I premi per la categoria giovani designer sono stati offerti da Novamont realtà industriale che sviluppa materiali e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica e agricoltura e Caffè Borbone azienda napoletana attiva nel business della torrefazione, produzione e commercializzazione di cialde compostabili, capsule compatibili e caffè in grani. Entrambe le aziende, molto vicine al tema del riciclo, parteciperanno alla manifestazione

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bucce di frutta, gusci di cozze e scarti di caffè diventano lampade o mattonelle: i "miracoli" di re-Food

NapoliToday è in caricamento