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Attacco Hacker alla Federico II

Bersaglio un "honeypot". Di cosa si tratta

In seguito alla segnalazione di attacchi  hacker simultanei a livello globale, anche la Federico II ha avviato le procedure di sicurezza. Gli esperti federiciani hanno proceduto a verificare tutti i sistemi gestiti dal Centro di Ateneo per i Servizi Informativi - CSI, peraltro protetti da firewall (dispositivo per connessioni in sicurezza).

"Se qualche servizio d’Ateneo può risultare non raggiungibile - fa sapere la Federico II - ciò è determinato da un fermo programmato da tempo proprio per sabato 4 febbraio, di cui tutti gli utenti federiciani avevano avuto notizia, legato a manutenzione sugli apparati elettrici a servizio della sala macchine".

Honeypot sotto attacco

L'attacco degli hacker, paradossalmente, si è rivelato indirizzato ad un honeypot, ovvero un sistema-trappola, utilizzato per fini di studio da parte del gruppo di ricerca sulla Network Security dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Honeypot tradotto letteralmente significa infatti ‘barattolo di miele’ ed ha, appunto, lo scopo  di attirare gli attaccanti con il duplice fine, da un lato, di distrarne l'attenzione, dall'altro, di tracciarne le attività e studiarne i comportamenti.

La macchina è stata analizzata con tecniche di cosiddetta "analisi dei file di log" per recuperare informazioni utili relative alle modalità di attacco.

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