Le Maschere del Vesuvio in scena con "Le vite che non ho scelto"
Dopo il tutto esaurito di Dicembre, Le Maschere del Vesuvio ripropongono "Le vite che non ho scelto" il 2 e 3 Aprile al Teatro Re Nasone di San Sebastiano al Vesuvio.
Si riapre il sipario sull'opera teatrale scritta da Nicola Mondini e Giovanni Palumbo, per la regia di Giovanni Palumbo. Questa volta, la Compagnia ha deciso di devolvere una parte degli incassi delle serate alla Croce Rossa Italiana, a sostegno della causa ucraina.
Sabato 2 Aprile, ore 20:30, e Domenica 3 Aprile alle 18:30, il pubblico potrà assistere nuovamente allo spettacolo rivelazione del panorama teatrale vesuviano.
Sinossi breve
Antonio Nisi è stato un povero cristo, così si definisce in uno dei suoi deliri. Tuttavia, l’ambizione che lo anima gli consente di scalare a mani nude le vette del potere. La vertiginosa ascesa, i fumi inebrianti del successo e un accordo fatale distruggeranno la vita di chi non ha scelto di salvare.
Note di regia
Questi occhi non sono più i tuoi! Che hai fatto agli occhi?
Così, con questa domanda semplice e fulminea, come chi scocca una freccia dall’arco senza esitare, Elena interroga il marito Antonio Nisi e, insieme a lui, interroga ciascuno di noi.
Entrando a teatro per assistere a Le vite che non ho scelto si entra in un caleidoscopio, si resta sommersi dalle riflessioni multiple prodotte dall’animo dei personaggi in scena. Le vite di questa rappresentazione corale intersecano quella del Dottor Nisi, venendone inesorabilmente segnate. Gli affari, le perversioni figlie del sapore dolcissimo della gloria animano l’ascesa pubblica di Nisi e, parallelamente, il suo declino umano, morale, familiare. Il potere che lo ha sottratto all’anonimato gli distruggerà la vita restituendogli tutte le sue miserie. Come in un naufragio collettivo, le vite che Nisi non ha scelto di salvare, compresa la sua, si areneranno davanti ai nostri occhi. Quando tutto rovina, senza lasciare indifferente la macchina scenica, si schiude una speranza che, a ben vedere, ha il sapore di una condanna.
Le vite che non ho scelto illumina una vicenda particolare che può, tuttavia, appartenere ad ogni tempo e che ha, pertanto, l’ambizione di farsi universale. L’opera, infatti, lascia volutamente senza risposta le domande che assillano lo spettatore: dove sta il bene e dove sta il male? Possiamo scegliere da che parte stare? Possiamo scegliere che vita vogliamo?
Credits
Le vite che non ho scelto è un’opera inedita scritta da Nicola Mondini e Giovanni Palumbo per la regia di Giovanni Palumbo.
Con Maria Raia, Fabiola Borriello, Giovanni Palumbo, Valentina Vergara Di Pietro, Zoe Pastore, Rosario Russo, Rosada Esposito, Salvatore Granato, Wilma Palumbo, Antonio Vannelli.
Prodotto in collaborazione con Rea Academy e Dam Academy.