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Ti serve questo cartello? Chiamaci. Polemica per la foto del "lato b" sulla pubblicità

Una ditta pubblicizza i propri servizi e utilizza l'immagine di un sedere di donna suscitando polemiche. Lo scorso anno furono le barzellette sessiste sulle bustine di zucchero di una società di Battipaglia a far insorgere le associazioni femministe

"Ti serve questo cartello? Chiamaci". La scritta compare su alcuni tabelloni sulle vie del mare verso Licola e Varcaturo.

Per invogliare, o tentare di farlo, gli aspiranti clienti, la Vi.Ca, ditta di Afragola (NA) che si occupa, per l'appunto, di vendita di spazi pubblicitari, ha pensato, bene per qualcuno, male per altri, di utilizzare la fotografia di un bel fondoschiena, rigorosamente di donna.

A storcere il naso sono per lo più donne. "Siamo stufe di essere considerate nè più nè meno che un oggetto -dice Laura, una ragazza di Giugliano, in provincia di Napoli-. Non capisco la scelta di utilizzare la foto di un sedere per pubblicizzare la propria società". I tabelloni pubblicitari, secondo quanto dicono alcuni residenti, sarebbero in zona da un bel po' di mesi.

Lo scorso anno a far discutere fu una ditta di Battipaglia (SA), la Techmania, che vendeva prodotti tecnologici e utilizzava delle bustine pubblicitarie di zucchero con barzellette a sfondo vagamente sessista. Quella che suscitò più scalpore fu questa: "La differenza tra una toilette e una donna? La prima non ti insegue per 9 mesi dopo che l'hai usata".

Furono giorni di grande polemica che interessarono anche le associazioni femministe della Campania.

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