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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Teatro Bracco, per i 20 anni cartellone tutto da ridere fra tradizione e pièce nazionali

Aprono Giacomo Rizzo e Caterina De Santis. A Natale poi arriva “Tutti insieme – Special Christmas”, l’evento comico dell’anno con Gigi e Ross

Vent’anni ma non sentirli. Il Teatro Bracco di Napoli si prepara a spegnere, con la stagione 2018/2019 oramai alle porte, le sue prime 20 candeline. Vent’anni dalla storica riapertura del 1999, dopo decenni di abbandono e degrado.

“Vent’anni per innovare restando nel solco della tradizione, dando spazio ai giovani talenti della scena napoletana e nazionale e al quartiere, quello della Pignasecca, che vede in questa sala un punto di riferimento e un argine contro il declino delle periferie”, spiega Caterina De Santis, ora come allora, direttrice artistica del palcoscenico di via Tarsia e fondatrice della Compagnia Stabile del Teatro Bracco insieme al grande Giacomo Rizzo, interprete autentico della tradizione napoletana, con il quale farà coppia anche quest’anno per portare in scena i successi firmati da Gaetano ed Olimpia Di Maio e un testo scritto dallo stesso Rizzo con Germano Benincaso.

“Manterremo fede all’impegno di rispettare il repertorio classico partenopeo ma proporremo anche spettacoli che girano l’Italia, di qualità e con grandi nomi del teatro, così come del piccolo e del grande schermo, anche se a prezzi sempre accessibili ed anticrisi. Una sorta di “flat tax della risata”, dove lo spessore e la bravura degli attori aumenta ma non i prezzi, che restano inversamente proporzionali alla qualità. Il meglio insomma del Made in Italy del teatro. Un impegno produttivo importante, a fronte di un carnet popolare, per consentire a tutti di farsi una risata. Teniamo a che il nostro pubblico si diverta e sorrida, come ha dimostrato di voler fare in quattro lunghi ed appassionati lustri di attività. Il teatro rappresenta una via di fuga indispensabile da una quotidianità sempre più dura, un faro ed una speranza che meritano di restare accesi”, prosegue la De Santis.

Vediamo allora nel dettaglio gli otto spettacoli comici in abbonamento che, da ottobre a marzo, allieteranno la platea di via Tarsia. Si parte ad ottobre con “Il Malocchio”, di Benincaso-Rizzo, messo in scena dallo stesso Giacomo Rizzo, che ne curerà anche la regia, con Caterina De Santis. Un copione denso di equivoci, segnato da una verve non convenzionale, in grado di accattivare lo spettatore e catapultarlo in situazioni comiche basate sull’assurdo e sulla creduloneria. Un testo davvero esilarante, che la maestria di Rizzo rende irresistibile, conferendo alle battute quel ritmo che fa della comicità un’arte.

Subito dopo, a novembre, sarà la volta dell’attore siciliano Gianfranco Jannuzzo, in scena con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello. Una pièce in due atti in cui un marito, nonostante sia a conoscenza dell’adulterio della moglie, lo accetta con rassegnazione, ponendo come unica condizione la salvaguardia dell’onorabilità. In scena con Jannuzzo ci saranno Emanuela Muni, Gaetano Aronica, Carmen Di Marzo, Franco Mirabella, Alessandra Ferrara. Con la partecipazione straordinaria di Anna Malvica. Le scene sono di Carmelo Giammello, la regia sarà affidata ad Francesco Bellomo. 

A fine novembre sarà invece la volta di Fabio Brescia in “E’ proprio ’na Santarella”, terzo spettacolo dedicato alla comicità scarpettiana, una formula ormai nota ai più che la compagnia del comico napoletano, formata da 15 attori, tutti maschi, adotta da anni per conferire nuova vita ai classici della comicità di Scarpetta, riadattandoli ai giorni nostri, nel linguaggio e nella trama, dimostrando così l’universalità temporale di questo genere, rimasto unico nella storia della letteratura teatrale del nostro Paese. 

A Natale spazio al duo di conduttori e comici Gigi e Ross, recentemente premiati dalla critica per il successo televisivo “Scanzonissima” in onda in prima serata su Raidue, ed in scena al Teatro Bracco con “Tutti insieme - Special Christmas”. Si tratta di una vera e propria “kermesse comica” ambientata proprio nel periodo natalizio. Un periodo in cui bisogna essere più buoni, anche se la fantomatica bontà di Gigi e Ross finirà per essere messa duramente alla prova dalle incursioni di Alessandro Bolide, Ivan e Cristiano, Toni Figo. Le musiche saranno affidate a Maurizio Bosnia e Gianni Gallo. Sul palco ci sarà come ospite musicale: Antonio Rocco.

A gennaio invece è tempo di sogni, fantasie, ricordi, suggestioni, fantasmi del passato che affollano la stanza dell’immaginario di un vecchio professore, in attesa di essere accompagnato dal figlio in una casa di riposo. E’ un uomo solo, stanco, privato del suo futuro. La sua compagna, morta molti anni prima, è sempre al suo fianco e conversa assiduamente con lui, ogni giorno. In questa stanza vita e morte si toccano, presente e passato si sovrappongono: all'interno di queste mura, il tempo è relativo. E’ il testo di Furio Bordon, “Le ultime lune”, messo in scena per la regia di Daniele Salvo da Andrea Giordana, Vanessa Gravina e Luchino Giordana.  “Io e mio padre – dice Luchino Giordana – siamo molto felici di approdare a Napoli con questo progetto, che è una prima assoluta per il capoluogo partenopeo. Saremo in tre in scena e speriamo di poter coinvolgere il pubblico in questo percorso di un uomo alla fine della sua vita, che è perennemente impegnato in un discorso interiore con sua moglie che non c’è più e contemporaneamente in un momento di confronto con il figlio. Un grandissimo classico, interpretato anche da Mastroianni, di cui ne proponiamo una versione nuova, completamente inedita, proprio qui a Napoli”.

A fine gennaio toccherà poi a Pino Quartullo, Eva Grimaldi, Attilio Fontana e Daniela Poggi allietare il pubblico del Teatro Bracco con un testo del romanziere parigino Florian Zeller dal titolo originario “La verità”, che in Italia prende il nome invece di “Amici, amori, amanti”, con la regia di Enrico Maria Lamanna. Ed è proprio il regista a spiegarne le caratteristiche. “E’ la storia di un gruppo di ipocriti che fanno tenerezza. Si tratta di burattini in mano alla vita, marionette e vittime di questo gioco infernale che è l’ipocrisia, specie quella della coppia, bugie che ti mandano avanti fino alla sera per tirare a campare illudendoti di poter tenere in vita un rapporto che di fatto non c’è già più”. Una prima assoluta per Napoli e la Campania, rispetto a cui Eva Grimaldi spiega: “E’ una grande gioia recitare a Napoli ma il pubblico napoletano è anche molto pericoloso, perché è un grande critico, è quello che decide se lo spettacolo funziona o no. Peccato restare solo per tre giorni, io adoro Napoli”. 
A Pino Quartullo il ruolo del protagonista. “Il mio personaggio è al centro di questo quartetto, sono marito di una e amante dell’altra, bugiardo compulsivo, faccio quasi tenerezza sia agli altri personaggi che al pubblico. E’ il debutto per me al Teatro Bracco, sono sicuro che mi troverò bene, perché questa è una grande famiglia”.

A febbraio torna di scena l’affiatato duo Rizzo-De Santis con “Ce penza mammà”, un grande classico della tradizione napoletana che vede alla regia Giacomo Rizzo. Commedia brillante scritta da Gaetano Di Maio con Olimpia Di Maio e messa in scena per la prima volta nel 1990, lo spettacolo rappresenta un omaggio alla grande famiglia di commediografi ed attori partenopei che il Bracco non poteva esimersi dal fare nel suo ventesimo anno di attività. In scena anche Daniela Cenciotti, con la partecipazione di Corrado Taranto. Scene affidate al laboratorio SACS, sartoria a cura di Maria Pennacchio.

L’ultimo spettacolo in abbonamento è “L’imbianchino” di Donald Churchill, con Matilde Brandi, Gianni Nazzaro e Nadia Rinaldi, per regia di Claudio Insegno. Si tratta di un testo tutto giocato su equivoci e qui pro quo, ricco di comicità e ironia paradossale, sospeso tra il meccanismo della farsa e una cifra grottesca che sconfina nel surreale. “E’ una commedia degli equivoci molto divertente, molto comica, ed io sognavo di fare il comico”, dice Gianni Nazzaro. “Anche se alla fine dello spettacolo – aggiunge – ciascuno di noi farà la cosa che gli riesce meglio. Io canterò, Matilde danzerà e Nadia omaggerà grandi donne come Gabriella Ferri ed Anna Magnani”. 

Il cartellone con gli spettacoli in abbonamento si chiude qui. Ma non la stagione. In opzione speciale per gli abbonati, ma chiaramente accessibile a tutti, anche a chi abbonato non è, vi è un “poker d’assi della risata”, con quattro eventi esilaranti che arricchiscono l’offerta del Bracco portando a 12 gli spettacoli della stagione. 

Si inizia con “Sugo finto” di Gianni Clementi, nel mese di marzo, con il duo romano tutto al femminile composto da Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo, per la regia di Ennio Coltorti. Si passa al noto cabarettista della tv Gabriele Cirilli, diretto da Claudio Insegno nello spettacolo “Mi piace”, in programma a fine marzo. Fino ad arrivare a “Lo chiamavano Scarfalietto”, teatro dell’assurdo ispirato alla drammaturgia di Achille Campanile e portato in scena da Fabio Brescia ad aprile, che è il penultimo spettacolo prima di un noir tutto da ridere di Lucio Pierri dal titolo “Nel giallo dipinto di giallo”, previsto per metà aprile.

Ulteriori informazioni su www.teatrobracco.it 

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