Jazz concert con gli StereoRebus all'Abbash
Quando
Dal 11/01/2019
al 11/01/2019
22:30
Prezzo
Costo tesseramento Abbash - €5
Venerdì 11 gennaio sul palco di Abbash il libero jazz figlio dell'improvvisazione: in concerto gli StereoRebus
Abbash è il nuovo spazio del Kesté dedicato al teatro, all'arte, alla musica. Con la direzione artistica di Fabrizio Caliendo (Kestè) e di Luciano Labrano (Cellar Theory), prende vita una nuova stagione culturale. Sarà amore a prima vista.
DOVE
Kestè Abbash - Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli 24
ORARIO e PREZZO
11 gennaio 2018
Apertura tesseramento ore 20.00
Inizio concerto ore 22.30
L'ingresso è riservato ai soci di "Abbash"
Costo tessera annuale - 5€
Contributo artistico - 3€
POSTI LIMITATI - PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
https://tinyurl.com/yaxdgbd2
StereoRebus è un duo musicale, nato nel 2013 dall'incontro tra Bruno Tomasello (sassofonista, polistrumentista, compositore ed arrangiatore) e Carlo Maria Graziano (batterista), improntato sulla totale e libera improvvisazione. Il duo, nel corso di un secret concert, ha registrato il suo primo album dal vivo e in presa diretta, il 27 ottobre scorso, in uno storico studio di registrazione al centro storico di Napoli. Di fondamentale importanza per la realizzazione dell'evento è stata la presenza del pubblico. L’album è disponibile dal 16 novembre 2018 in copia fisica e sugli store digitali, dal titolo “Live at Auditorium Novecento, Napoli”. Lo stile degli StereoRebus è il free jazz, basato sulla composizione istantanea e sull'improvvisazione e i loro live più che essere un "concerto" sono un "concetto": la loro è una musica che nasce lì, in quel momento, e un attimo dopo non c'è più; è musica che è stata e che non sarà. Materia prima dell'improvvisazione sono le emozioni e ogni emozione è unica ed irripetibile. Il sentimento che anima questo duo di musicisti nasce dal fraintendimento che la riproduzione e lo studio dei grandi del passato hanno prodotto nel tempo rendendo gli assoli una copia di ciò che già funziona: assoli canonici, standardizzati e riconoscibili, esattamente l'opposto di ciò che è l'improvvisazione. C'è differenza tra chi decide – utilizzando una metafora – di leggere ad una platea un grande classico della letteratura andando sul sicuro, alla ricerca di facili applausi, e chi, invece, decide di provare a scriverlo davanti al pubblico mettendo in mostra le proprie capacità ma anche la propria debolezza e fragilità. Gli StereoRebus provano a scrivere un libro ad ogni concerto componendo da zero i brani, improvvisando, prendendosi ogni rischio, raccontando le emozioni che provano individualmente, entrando in armonia tra di loro e stabilendo un legame empatico col pubblico che li ascolta. Un legame basato sulla sincerità, quindi sulla riconoscibilità delle emozioni piuttosto che delle note, dei fraseggi e dei virtuosismi già sentiti. Ogni live degli StereoRebus è un manifesto contro la standardizzazione del jazz e a favore del rischio: è la volontà di affermare che la musica non è stata già tutta scritta, perché se nasce dalle emozioni è sempre viva e in mutamento e ha qualcosa da raccontare.