Santo Stefano, Passeggiata teatralizzata "Bella Epoque Napoletana"
Nel giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, appuntamento con la Passeggiata Teatralizzata 900' Napoletano: per uno speciale "incontro" con le Chanteuse, il Guappo, 'o Scugnizzo, 'o pazzariello, 'o jettatore.
costo TICKET € 12,00
ESCLUSIVAMENTE su prenotazione anticipata info 3387981020
Possibilità di prenotare anche il pranzo 900' Napoletano Pic-Nic di Pasquetta sulla Terrazza d'Arte a Chiaja
info 081662423
TRAMA
Io chesto tengo:
tengo ‘o pparlà nfaccia.
Pure si m’aggia fà nemico ‘e Ddio
e me trovo cu <>
faccia a ffaccia,
nfaccia lle dico chello c’aggia dì.
Se scummoglia ‘o fenucchio?
E se scummoglia!
L’inizio del rinnovamento di Napoli e il suo ingresso nella modernità del XX secolo può essere individuato, al di là delle date, con la legge del Risanamento della Città di Napoli del 1885. Quella legge segnò la fine della decadenza della città, che da capitale di un regno era diventata periferia, scomoda situazione in cui era stata trascinata dalla monarchia dei Savoia e della classe dirigente post-unitaria tesa solo alla speculazione e al drenaggio di ricchezze. Il Sud, sottratto ai Borbone da Giuseppe Garibaldi, divenne immeritata preda bellica degli speculatori, i quali, calpestando il benessere della piccola borghesia meridionale, accrebbero i loro patrimoni attraverso scandali e ruberie.
A seguito dell’epidemia di colera del 1884, portata a Napoli da alcuni marinai provenienti dalla Sardegna, si ebbero 8.000 morti in città. Causa di ciò furono le precarie condizioni abitative e la mancanza di un efficace sistema fognario. Il governo dell’epoca, guidato da Agostino Depretis, promulgò una legge, detta del “Risanamento della città di Napoli”, la quale si proponeva di eliminare le cause della diffusione epidemica che aveva provocato un numero di vittime superiore a ogni città europea.
noi qui incontreremo personaggi che hanno segnato la storia della nostra città
la Sciantosa Anna Fougez
la Macchietta Nino Taranto
il Teatro Eduardo De Filippo Eduardo Scarpetta
il Principe de Curtis
il Poeta Raffaele Viviani