Palazzo Reale, presentazione del secondo cantiere di restauro aperto al pubblico
Mercoledì 21 settembre alle ore 10.30, nelle Salette pompeiane del Palazzo Reale di Napoli, il nuovo Soprintendente ABAP per il comune di Napoli, arch. Salvatore Buonomo, insieme al Direttore di dipartimento di scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa, prof. ssa Paola Villani, e al Direttore di dipartimento Asia Africa Mediterraneo dell’Università l'Orientale di Napoli, prof. Andrea Manzo, presenteranno, il secondo cantiere di restauro aperto al pubblico nell’ambito del progetto “Incontro-Intorno al restauro”.
Alla presentazione sarà presente il Magnifico Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, prof. Lucio d'Alessandro nonché il Direttore Generale ABAP del Mic, dott. Luigi La Rocca, che ha retto la Soprintendenza sino al passaggio di consegne all’arch. Buonomo. Il nuovo Soprintendente, già direttore del Segretariato Regionale per la Campania, assume la guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli, la quale si occupa della tutela del patrimonio archeologico, architettonico, artistico e paesaggistico della città di Napoli. L’architetto Buonomo ha una vasta esperienza di tutela e valorizzazione del territorio e dei monumenti a seguito di una brillante carriera. Il patrimonio architettonico e artistico della nostra città, che per grandezza e varietà è fra il più ricco del nostro Paese, necessita di una moderna visione di promozione dei beni culturali.
Per tale fine è stato predisposto il progetto “Incontro-Intorno al Restauro”, organizzato dalla Soprintendenza, che prevede una serie di eventi finalizzati alla diffusione della conoscenza ad un ampio pubblico dell’attività di recupero di beni archeologici, storico artistici e architettonici della città e alle tecniche conservative con cui tali interventi sono condotti. L’incontro di mercoledì sarà tenuto nelle Salette Pompeiane in cui il restauro, seguito dalla Soprintendenza, ha portato alla scoperta di nuove e interessanti “decorazioni all’antica” realizzate a metà dell’Ottocento. In questi ambienti il re non abitava me era solito ricevere in forma privata, disponeva pertanto di una “stanza per scrivere, di una “galleria” piuttosto ampia nella quale si intratteneva con gli ospiti, una stanza di toeletta ed alcune anticamere, tutte decorate alla pompeiana secondo il gusto neoclassico e l’interesse per gli scavi archeologici che il re di Napoli aveva per Ercolano e Pompei, che a partire dalla seconda metà del settecento fa nascere una forma di decorazione degli interni che si ispira alle antiche case pompeiane.