“Noi vivi”: personale napoletana della fotografa Roberta Basile.
KROMÌA presenta “Noi vivi”, personale napoletana della fotografa Roberta Basile.
In mostra, cinque opere fotografiche di grande formato dalla sua nuova serie “Noi vivi”, premiata al Festival Corigliano Calabro 2016. In mostra dal 17 marzo al 13 maggio 2017. L'inaugurazione si terrà il 17 marzo alle ore 19
Un reportage di trascinante respiro su una Napoli ancora - e nonostante tutto, sempre di più - in vita e resiliente, innanzi alle grandi sfide della contemporaneità come integrazione, globalizzazione, fenomeni mediatici. Forte del suo essere patria di deflagrante energia, salda memoria, rinnovato sogno.
Dal testo critico di Diana Gianquitto (curatrice della mostra, con la direzione artistica di Donatella Saccani): « […] Roberta Basile va oltre. Verso la comprensione, l’interpretazione, l’arte. Fotogiornalista è per certo, nel midollo, per il suo non risparmiarsi, abbandonandosi al vortice che la risucchia all’interno della situazione. E di movimenti a vortice, dall’alto, quasi mulinelli visivi di teste o braccia che dirigono veloci verso il focus dell’immagine, ve ne sono molti, nelle sue visioni. Così come di tagli accelerati, quasi chirurgia d’emergenza di diagonali anelanti di arrivare dritte al punto. Nel cuore del contenuto emotivo e fattuale dell’accadimento. Tuttavia, innegabile è per la fotografa anche una particolare e innata abilità compositiva, che la induce a tirar fuori armonizzazioni, o meglio riordinamenti, dal caos. […] In fin dei conti, anche materna e profondamente femminile è questa abilità di Roberta Basile, unica fotogiornalista partenopea: trasformare in utero e camera gestazionale quello spazio riposto di buio e di vuoto che è l’obiettivo, quella pausa infinitesimale ma inevitabile che attraversa ogni immagine del reale prima di divenirne la fotografia; e, in quella presa di fiato, si costruisce il senso. Embrione che prende forma dall’amorevole accogliere in sé e nella propria attenzione l’energia genetica di un territorio – assurgente a dimensione esistenziale – percepito come microcosmo atomico, organismo vivente, Xàos etimologico, inteso come forza generatrice. Ed ecco perché quelle di Roberta Basile non possono essere che storie non di Gomorra ma di una città figlia di una Sirena ammaliante scioltasi per amore, racconti di speranza, della sua resilienza, della sua vita, che graffia sulla pietra, partorendola all’arte con la fotografa, NOI VIVI».