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Presentato il nuovo Museo Cripta “Cristo Rivelato” a Brusciano

A dare il nome al sito, una preziosa scultura di Domenico Sepe. Le iniziative legate all'inaugurazione e all'apertura al pubblico del Museo partiranno dall'8 dicembre

Grande partecipazione nella Sala Consiliare del Comune di Brusciano, dove, alla presenza del padrone di casa, il sindaco Giacomo Romano, sono state presentate alla stampa le iniziative legate all'inaugurazione e all'apertura al pubblico del “Museo- Cripta “Cristo Rivelato” prevista nella lungimirante cittadina bruscianese per mercoledì 8 dicembre prossimo alle ore 10.30.

Un museo che parte dalla preziosa scultura di Domenico Sepe in esso esposta e che offre il titolo alla struttura stessa, pronto ad avviare un discorso di interattività con il territorio e non solo. Un luogo di grande impatto culturale, artistico e sociale, “teso - come ha dichiarato il direttore artistico Pietro Mingione - alla creazione di tanti momenti dedicati alla crescita umana, con presentazioni di libri, eventi legati al mondo della cultura, corsi d'Arte, esposizioni di collezioni e mostre di altri artisti”.

Con il patrocinio del Comune di Brusciano e il supporto dell'Associazione “Cristo Rivelato”, del Salotto Culturale “Domenico Sepe” e di Brusciano “Fronte Comune”, grazie all'attrazione centrale rappresentata dalla Cripta con il Cristo dello scultore Domenico Sepe, “il Museo - come è stato spiegato durante l'incontro - avrà per la sua inaugurazione una madrina come la signora Tania Perrotta e porterà a Brusciano un nuovo polo di condivisione nel nome dell'arte e di una società migliore. Tra i presenti anche Ciro Ciccone dell'Associazione “Cristo Rivelato” e Nicola Braccolino dell'Associazione “Fronte Comune”. A intervenire, tra gli altri, oltre allo stesso Sindaco Romano, sono stati lo scultore Domenico Sepe, autore dell'opera da cui tutto è nato; Don Salvatore Purcaro della Comunità Interparrocchiale di Brusciano; il direttore artistico del Museo Pietro Mingione; la museologa Daniela Marra e l'ideatore della Cripta Cristo Rivelato Nunzio Meo.

“Il Cristo Rivelato di Domenico Sepe - ha scritto la museologa Daniela Marra, autrice dell'apprezzato catalogo dedicato all'artista - rappresenta la completezza del ciclo dedicato alla figura di Cristo. Il valore simbolico che veicola è accuratamente compiuto: la metafora della narrazione della vita di Cristo nella sua interezza è evocata nell’atto della resurrezione, nel suo primo respiro di sofferenza. Cristo uomo abbandona ogni passione umana con la morte fisica, tuttavia lo stupore, il dolore, la paura mista a sgomento sono le suggestioni che suscita il Cristo Rivelato. Le espressioni così umane in una prospettiva metaforica assumono un valore ancora più pregnante. Il gesto sospeso della mano a mezz’aria è simbolo dello stupore umano di fronte all’invisibile, della terra che incontra il cielo, un istante troppo intenso per non provocare anche sgomento e paura. Disorientamento, sofferenza, opposizione, trovano il loro spazio narrante nella parte “spoglia” del corpo di Cristo, come nudo è l’uomo di fronte alla Rivelazione. La parte di corpo velata cela il divino sentire, che si intravede drammaticamente grazie ad un virtuosismo formale e si figura come spazio del sacro, dove il Cristo accoglie l’eterno. L’abbandono della mano e le velature in una lettura simbolica rappresentano il Dogma, il segreto divino che viene intravisto e accettato, mai conosciuto nello spazio del reale. Lo splendore tragico del corpo ci parla raccontando in un solo gesto, in un solo atto, una complessa visione e il bronzo si fa carne”.

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