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Si spegne la stella di David Bowie: quando il duca bianco si esibì a Bagnoli nel '97

L'artista inglese è scomparso la scorsa notte, a tre giorni dal suo 69mo compleanno e dalla pubblicazione del suo 27mo disco. Un'icona che ha lasciato il segno in tutto il mondo, Napoli compresa

La sua stella ha attraversato anche i nostri cieli. Era il 10 luglio 1997 quando David Bowie si esibì sul palco di un Neapolis Festival che al tempo poteva guardare al firmamento della musica da vicino. David Robert Jones, dalla notte scorsa, non c'è più.

Il mondo ha perso, all'improvviso, una delle più brillanti icone della musica leggera e un artista a tutto tondo capace come nessun altro di attraversare e segnare la storia. A 20 anni come a 69, il Duca Bianco ha lasciato il segno, spaziando, innovando e innovandosi, leggendo tra le righe del suo tempo e proiettandosi avanti ad esso a volte decine di anni.

Con "Blackstar", il suo 27mo album uscito soltanto venerdì scorso 8 gennaio (data del suo 69mo compleanno) ha concluso una carriera iniziata addirittura nel 1967. In cui ha cavalcato e cambiato la musica, il suo stile, addirittura le sue incarnazioni. I vari Ziggy Stardust, Aladdin Sane, Halloween Jack, il Duca Bianco si sono succeduti sui palchi di tutto il mondo, come i suoi brani insieme glam rock, soul, folk, jazz, electro, new wave.

Ha dato scandalo giocando con la sessualità prima di chiunque altro. E trattando in musica temi scottanti, fornendo sempre domande e non risposte. Come con l'ultimo lavoro, in cui ha descritto chiaramente (a suo modo, per meglio dire) la fine, con ogni probabilità consapevole – fonti ufficiali parlano di un cancro con il quale conviveva da 18 mesi – di quanto sarebbe accaduto.

Bowie ha lasciato il segno ovunque nel mondo, e il capoluogo partenopeo non si è sottratto al suo passaggio. Il Diamond Dogs, storico club napoletano al quale è stata recentemente dedicata una mostra fotografica al Pan, doveva il suo nome al disco che Bowie nel 1974 ispirò a 1984 di George Orwell. Poi – tanti anni dopo – quel concerto dell'Earthling tour nella Bagnoli post industriale, con in scaletta la storia: “Quicksand”, “All the young dudies”, “The Jean Genie”, “The man who sold the world”, "Fame”, “V-2 Schneider”.

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