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Aprile, esce il singolo di esordio di Modestino

Dedicata alla stagione in cui si rifiorisce, si ritorna a passeggiare con ozio e pace, e si aspetta la gioia del mare o di un incontro, la canzone è in usciata sulle piattaforme digitali venerdì 29 gennaio e anticipa l’ep che arriverà in primavera

Appena maggiorenne. Timido. Modestino. Portavoce di un credo neo new-romantic. Talmente romantico da dedicare il suo pseudonimo al nonno, che oggi è altrove.

Fino a circa un anno fa, questo giovanotto dell’hinterland napoletano non parlava. Quasi muto in un coma inconsapevole come reazione a enigmatiche esperienze affettive. Il suo era un mix di introversione e eccitazione, passione per i cantautori e dedizione al silenzio. Era diventata questa la sua rete di protezione, fino a comporre poesie luminose per pochissime persone intorno.
Modestino ha patito una sorta di afasia da gioventù sentimentale. Via via ha attraversato una logopedia dello stato d’animo, riscattandosi d’incanto con la scrittura di canzoni. I traumi sono diventati rime, i ricordi ritornelli, il dolore melodia. Oggi, sorridendo, vuole dialogare con gli altri e condividere questo cambiamento che si manifesta con un inno alla resurrezione: APRILE.
A conti fatti, un suo personale e radicale Hiroshima Mon Amour. Come nel meraviglioso lungometraggio di Alain Resnais (1959), anche la canzone dell’artista napoletano lascia immergere l’ascoltatore in una sospensione da innamorato. 

Dedicata alla stagione in cui si rifiorisce, si ritorna a passeggiare con ozio e pace, e si aspetta la gioia del mare o di un incontro, APRILE è la traccia di esordio di Modestino e anticipa l’ep che sarà pubblicato in primavera. Alberto Casaburi, questa la sua vera identità, è un giovanissimo musicista/songwriter originario di Casandrino e l’etichetta Mr.Few guidata dal producer Mauro Romano ha deciso di sostenerne le intuizioni e la delicatezza creativa pubblicando proprio il singolo APRILE, in uscita sulle piattaforme digitali venerdì 29 gennaio 2021.

Una ballad che non può essere imbrigliata o circoscritta in una sola categoria perché il groove e l’andatura agiscono e brillano spumeggianti in bilico tra  soul/pop e folk, garage/blues e funk, con atmosfere orientate agli anni ‘70. Un senso di immediatezza che è il contrario della superficialità, la canzone che segna il debutto ufficiale di Modestino è il racconto della vita così com’è. Reale e sognata.

“La lingua italiana è la mia strada”, racconta il musicista/songwriter, “anche se amo molto le canzoni in lingua francese e inglese. Il fatto è che dopo un po’ non riesco più ad ascoltarle perché non riescono a trasmettermi abbastanza emozioni. Mi ispirano Sigmund Freud e Franz Kafka. Mi piace stare in solitudine, perché faccio i miei viaggi e mi sento me stesso. Preferisco stare a casa a ascoltare musica. La folla mi mette a disagio. Per me la scrittura è sacra e la musica è il mio linguaggio. Se non avessi le canzoni resterei muto per sempre”. 

Ecco allora APRILE. Una serenata soave e fatale. Con cui ti puoi strozzare. 

“Ho conosciuto Alberto un anno fa”, racconta il producer, musicista e compositore Mauro Romano, già creatore del progetto funk/spoken word Aldolà Chivalà e ormai nella line-up della storica band Bisca nonché titolare della label Mr. Few. “Con lui è stato amore a prima vista. Amore al primo ascolto! Era un allievo dell’Accademia musicale nel corso di canto organizzato da Officina Sonora, multisala e studio di registrazione dove ho il ruolo di produttore artistico e gestione della sala recording. Mentre Modestino prendeva lezioni io lo ascoltavo da dietro la porta chiusa. Il suo timbro, scuro ma penetrante, e il suo vibrato naturale mi hanno fatto subito incuriosire e gli ho proposto di fare un percorso assieme. Ne sono orgoglioso. All’inizio era anche mio assistente al mixer e negli intervalli mi faceva leggere le sue poesie. Testi che di lì a poco sarebbero diventati vere e proprie canzoni. Ora vi offriamo il primo singolo, APRILE. Le altre canzoni sono già pronte (quasi). Tutte registrate con un puro suono analogico”.

Modestino non insegue l’onda trap ma la melodia che è apice del territorio vesuviano e che stavolta, in italiano, evolve e va oltre la tradizione. La canzone d’autore in lingua di Dante si può fare. Anche se le tue origini sono nel ventre del Mediterraneo. 

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