Il maestro Michele Campanella in concerto al San Carlo
Mercoledì 28 novembre, alle ore 20:00, il Teatro di San Carlo diviene cornice del recital pianistico di Michele Campanella, in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria da parte del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il concerto vuole essere un omaggio a tre indiscussi geni della musica: Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven e Franz Schubert.
In apertura quattro brevi brani scelti per restituire i caratteri contrastanti della personalità di Mozart: l’oscuro Adagio in Si minore K 540, il Rondò in Re Maggiore K 485, il sublime Rondò in La minore K 511 per arrivare alla splendida, drammatica chiusa, con le Dodici Variazioni in do maggiore sull’aria “Ah, vous dirais- je, Maman” K 265. Un gioco di suggestive opposizioni volte ad imprimere le sfumature ineffabili di un uomo enigmatico.
«Dietro le tante maschere che Mozart amava indossare nella vita e nella musica, non riusciamo a decifrare il suo vero volto. La speciale capacità di trasformare improvvisamente l'ambiente psicologico di una composizione musicale da gioioso a nostalgico o viceversa per poi, in apparenza, tornare sui suoi passi, lascia stupefatti e senza certezze».
Il programma lascia spazio poi a Beethoven, con la Sonata n.8 in do minore op. 13, definita “Patetica” per quel Grave all’esordio del primo movimento, che ha rappresentato una delle grandi innovazioni del compositore.
«Chi cercasse un esemplare perfetto di Forma - Sonata può certamente soffermarsi sulla Sonata op.13 di Ludwig van Beethoven: da essa si può ricavare un modello formidabile per solidità, sintesi, equilibrio».
Il recital si chiude con la singolare Fantasia in do maggiore di Franz Schubert conosciuta come “Wanderer - Fantasie”. Una Sonata che si svolge nei quattro consueti movimenti, pur in presenza di varie e abbondanti licenze all'interno dei singoli movimenti: Allegro con fuoco ma non troppo - Adagio - Presto - Allegro.
«Nel catalogo delle opere per pianoforte di Franz Schubert la Wanderer-Fantasie appare come un monumento appartato. […]. È un punto di partenza per la forma ciclica, che avrà un ricco sviluppo nella seconda metà dell'800».