Al via la decima edizione del Marigliano Jazz Festival
Ad oggi sono trascorsi ben dieci anni da quando, nell'estate del 2007, il Marigliano In Jazz ha mosso i primi passi, e per festeggiare un simile traguardo il Festival 2016 si allargherà nel tempo e nello spazio: i giorni previsti, da tre passeranno a quattro; il numero degli artisti coinvolti aumenterà; e nuovi spazi destinati alla musica live si affiancheranno al consueto palco "centrale" sul corso Umberto, come i gioielli architettonici del Palazzo Ducale e del Chiostro del Complesso Monastico di San Vito.
Una storia decennale, dunque, che, di edizione in edizione, ha confermato le coraggiose quanto ammirevoli ambizioni degli organizzatori stessi: da un lato, il doppio binario sui cui cammina, da sempre, una programmazione artistica di caratura internazionale, e contemporaneamente attenta alla florida scena nostrana – nel corso degli anni, infatti, musicisti stranieri quali Shawn Monteiro, Jesse Davis, Eric McPherson, Mark Sherman, Dave Douglas, Ravi Coltrane o Melissa Aldana hanno condiviso il palco con eccellenze del jazz italiano come Enrico Pieranunzi, Dado Moroni o Claudio Filippini; dall'altro, la dimensione socio-culturale di una rassegna che vuole essere, inoltre, occasione di aggregazione per la cittadinanza, tutta, nello spirito di un genere musicale che, per sua stessa natura, è incontro, confronto.Anche nella decima edizione, quindi, gli artisti presenti in cartellone disegnano, con la loro provenienza e musica eterogenee, una "mappa" che estende idealmente la portata geografica del jazz proposto. Non a caso, si passerà dalle atmosfere nordiche del sassofonista norvegese Hakon Kornstad, che il 4 luglioaprirà il Festival al Palazzo Ducale, al jazz fresco e melodico del giorno seguente nel Chiostro di San Vito, con il trio del pianista napoletano Mario Nappi, che, per l'occasione, presenterà il nuovo disco “Triology” (Skidoo Records); poi, ancora il 5 luglio, le sonorità argentine e brasiliane dell'Hub Quartet, in un concerto dedicato alle diverse sfaccettature della musica sudamericana; la sera dell'8, invece, sul palco centrale di Corso Umberto suonerà il fenomeno israeliano Adam Ben Ezra, contrabbassista capace di fondere influenze stilistiche tra le più disparate, senza mai abbandonare le sue radici; non mancherà, come da previsione, un omaggio alla patria indiscussa del genere, gli Stati Uniti, con l'esibizione di due colossi d'Oltreoceano: il cantante e pianista Johnny 'O Neal, che l'8 luglio ci riporterà alla natura swingdella musica afroamericana, col suo pianismo virtuosistico ed ancorato allo stile inconfondibile di Art Tatum e Oscar Peterson; e uno dei chitarristi più celebrati del panorama newyorkese, Jonathan Kreisberg, che per la serata finale si esibirà in un trio d'eccezione, di cui fanno parte il bassista francese Thomas Bramerie, tra i più richiesti e talentuosi in Europa, ed il virtuoso della batteria Jeff Ballard, noto per aver militato nelle formazioni di Chick Corea e Brad Mehldau. Ad ogni serata, poi, seguiranno le attese jam sessions, che si svolgeranno nei locali limitrofi. Ingresso gratuito.