“Mappe: memoria delle differenze” al festival della Memoria
Einstein raccontato da Umberto Minopoli, Andrea Renzi nello spettacolo 'Caproni!', una giornata, il 10 marzo, dedicata a scrittori e intellettuali arabi. Entra nel vivo questa settimana la II edizione del Festival della Memoria al MAV di Ercolano. L'iniziativa, curata da Ciro Cacciola, direttore del Museo Archeologico Virtuale, per l'intero mese di marzo propone un calendario fittissimo che declina il tema della memoria sotto i più svariati aspetti, dall'arte alla tecnologia, dall'archeologia all'audiovisivo, alla letteratura (ingressi libero a tutti gli eventi).
Il 10 marzo “Mappe: memoria delle differenze”, si parte alle ore 17.00 con Shady Hamadi, autore del libro La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana, Igiaba Scego autrice del libro Adua e Ouejdane Mejri autrice del libro La rivolta dei dittatoriati (a cura di Karima Moual). Una giornata di riflessione sulla differenza (di razza, di religione, di cultura), con lo sguardo rivolto al Mediterraneo, alle tragedie e alle speranze di paesi tormentati e attraversati dai drammi del nostro tempo. Una testimonianza diretta di tre giovani intellettuali e scrittori coordinati dalla giornalista Karima Moual. Alle ore18.30 seguirà la proiezione del film “Napolislam” di Ernesto Pagano, che incontrerà il pubblico insieme a Lorenzo Cioffi (produttore e autore della fotografia)
Nel film si racconta di una Napoli che un bel giorno si sveglia e si scopre islamica. Una telecamera attraversa la città ed entra nelle vite di dieci convertiti all’Islam, un disoccupato, una ragazza innamorata, un rapper, un padre di famiglia... Persone diverse che hanno trovato nel Corano una risposta all’ingiustizia sociale, al consumismo sfrenato, al blackout della speranza.
“Il festival della memoria quest’anno continua l’esplorazione di tracce e linguaggi diversi per avere uno sguardo sul mondo d’oggi. – dichiara il curatore del festival Ciro Cacciola, direttore del MAV – Un programma di eventi, dialoghi, incontri, interviste che è un’archeologia del presente e una ricerca di prospettive del futuro che sta accadendo”
Resteranno visitabili gratuitamente per tutto il festival (fino al 31 marzo) due mostre: l'installazione di Louise&Jane Wilson “Unfolding Aryan Papers” (2009), per la prima volta in Italia, dedicata al film mai realizzato da Kubrick sull'Olocausto. “Memoria dello sguardo” mostra fotografica a cura di Giorgio Massimo. Dal fascino degli scavi archeologici alla maestosità del Monte Vesuvio. Un’occasione per ripercorrere e riconoscere i luoghi dello sguardo e della memoria di una città.