Madre Factory 2020, con Antonio Biasiucci giovani reporter al museo: laboratori e spettacoli gratuiti
Da mercoledì 2 a domenica 6 settembre nuovi laboratori e spettacoli per Madre Factory 2020, il programma di inclusione sociale interamente gratuito prodotto dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Ospite della settimana il fotografo Antonio Biasiucci, con il progetto “Madrefactory Reporter”: utilizzando la metodologia del suo “Laboratorio irregolare”, e documentando proprio le attività della Factory del museo, l'artista avvicinerà i partecipanti alla fotografia e al racconto per immagini. Un'occasione per imparare ad osservare, per ampliare il proprio sguardo e per approfondire le tematiche dell'ambiente, dell'ecologia e del rapporto con il nostro pianeta; il tutto all’interno del museo, che i ragazzi saranno invitati a vivere come proprio, spazio di incontro e confronto.
I luoghi del museo e gli artisti della Factory saranno quindi i protagonisti delle attività della settimana:
Piazza Madre e Armando Milani - a partire dall'osservazione di una selezione dei manifesti dell'artista ispirati ai grandi temi dell'ecologia, i bambini e i ragazzi saranno invitati a realizzare i propri manifesti, ispirandosi al suo segno quale buona pratica di analisi e codifica delle problematiche ambientali attuali attraverso creatività e innovazione.
Il Cortile e l’installazione di Temitayo Ogunbiyi - un focus sulla nuova opera commissionata durante il lockdown, dalla decorazione dei vasi di terracotta alla cura dei semi e delle piante in essi contenuti, ponte tra Lagos e Napoli, e un’occasione per parlare anche delle piante ibride, di cosa sono gli innesti e della loro funzione per l'uomo e per l'ambiente, insieme ai comunicatori della scienza de Le Nuvole.
Il playground e Gianni Rodari - nel corso delle precedenti settimane molti partecipanti alle attività hanno individuato dei segni grafici con cui identificare e - dunque - indicare le aree gioco e le aree funzionali allestite nel museo per la Factory: agli ospiti di questa settimana spetta il compito di realizzare gli ultimi dettagli, per definire il percorso di tutte attività. Un momento di creatività ma anche di confronto oltre che di socializzazione, arricchito e sostenuto anche dal laboratorio “Favole al telefono”, conversazioni improvvisate fra gli ospiti della Factory a partire dalla suggestione di una parola o di un oggetto.
Le sale espositive e gli “articoli di fede” di Alfredo e Isabel Aquilizan, frutto di una riflessione sul rapporto con il nostro ambiente naturale, partendo dai temi del rapporto con le credenze, l’enchantment e il rischio ecologico legato alla tossicità e all’industrializzazione.
I partecipanti alle attività della settimana potranno inoltre scoprire che anche la realizzazione di un burattino può avere un valore simbolico per la comunità, attraverso il laboratorio che fungerà da “premessa” alla visione della performance teatrale “Pulcinella che passione”, una produzione Le Nuvole / Casa del Contemporaneo, con i burattini di Antonello Furmiglieri e il disegno luci e audio di Riccardo Cominotto, che si terrà sabato 5 settembre alle ore 12.00 e alle ore 18.00, e domenica 6 settembre alle ore 12.00.
Note sullo spettacolo:
Riuscirà a tirarsi fuori dai guai anche questa volta Pulcinella? In scena dal 1985, questa produzione di burattini in baracca riesce ogni volta a raccontarsi in modo nuovo al suo pubblico di bambini e anche di adulti. Le disavventure che questo personaggio vivrà, infatti, si adattano perfettamente ad ogni tempo, riflettendo le difficoltà che ognuno si trova ad affrontare tutti i giorni fra casualità e disattenzione.
Pulcinella è quell’eterno bambinone che diverte i più piccoli e ricorda ai più grandi l’entusiasmo di lasciarsi andare ai propri sogni e all'illusione che un pizzico di magia esiste nella vita e può essere d'aiuto a non perdere mai la speranza negli uomini e nei desideri di amore e libertà.
Dopo aver mangiato e bevuto a sazietà in un’osteria, il nostro Pulcinella è andato via senza pagare ed ora dovrà vedersela con un oste arrabbiatissimo disposto ad inseguirlo ovunque pur di avere il denaro che gli spetta. Anzi riuscirà a fare meglio, per essere sicuro di trovarlo, l'oste si farà accompagnare da un impettito Brigadiere che, lanciandosi in un rocambolesco inseguimento con Pulcinella, finirà addirittura in ospedale dove un Medico Chirurgo si prenderà cura di lui. Ma i guai per Pulcinella non sono certo finiti, anzi, per assicurarsi di aver seminato definitivamente i suoi inseguitori, cercherà rifugio in uno strano palazzo tutto polveroso: il palazzo dell’Orco Belzebò. Riuscirà Pulcinella a scampare anche a questo pericolo e a tornare, finalmente, dalla sua amata Palummella?
Antonello Furmiglieri - autore dei burattini ed interprete - gioca molto con i suoni e le parole oltre che con le mani e la gestualità insieme ai suoi burattini. La voce, più di ogni altra cosa, si trasforma di personaggio in personaggio, plasma un linguaggio ora italo-napoletano ora uno italo-siciliano costruendo un ritmo che, accompagnato dalle musiche di Haendel e Verdi accuratamente selezionate da Riccardo Cominotto, passa con disinvoltura dalla poesia alla filastrocca, alla canzone e perfino alla balbuzie; giochi di parole per meglio compiere la vera magia dell’animazione.
Le attività della settimana saranno realizzate in stretta sinergia con la Cooperativa “Il Tulipano” per il supporto ai bambini con bisogni speciali, previa prenotazione.