“La vita è una partita doppia – Storia di Angelo e del Teatro Nuovo”: presentazione a Palazzo Fondi
Si presenta mercoledì 14 luglio 2021 alle ore 16,30 nel cortile di Palazzo Fondi in via Medina 24 a Napoli, presso Barrio Botanico, “La vita è una partita doppia – Storia di Angelo e del Teatro Nuovo” di Angelo Montella, edizioni Liguori.
Con l’autore e l’editrice Maria Liguori ne discutono l’antropologo e saggista, Stefano De Matteis; il Presidente dell’Associazione Quartieri Spagnoli, Giovanni Laino. Leggono alcuni brani gli attori Tonino Taiuti e Andrea Renzi.
Con questo racconto lungo 189 pagine (da settembre in libreria), Angelo Montella, tra il realistico e il visionario, esce dalle quinte e entra in scena mescolando ricordi di un’infanzia vissuta in un quartiere popolare periferico nel Dopoguerra, dei primi lavori, della parentesi da dirigente aziendale, dell’impiego in Arabia Saudita e della scelta di tornare a Napoli con un progetto coraggioso: un teatro d’avanguardia.
Il libro, che si avvale dell’introduzione di Stefano De Matteis e della postfazione di Goffredo Fofi, è anche e soprattutto la storia temeraria di un’impresa culturale e artistica in un territorio complesso, aggressivo e pericoloso come lo erano i Quartieri Spagnoli degli anni Ottanta. Questa l’epoca in cui Montella, assieme a Igina Di Napoli, fa risorgere dalle ceneri i locali distrutti prima da un incendio, poi da incuria e abbandono, dell’antico Teatro Nuovo. Un teatro che, dalla prima metà del Settecento non aveva mai smesso di collezionare successi e applaudite presenze, tra cui Donizetti, Rossini e diversi grandi musicisti fino al tardo Ottocento e nel Novecento quando arrivano Petito, i Di Napoli, Viviani, Scarpetta e i De Filippo.
Le vicende che si alternano nel volume non raccontano solo l’audacia nel portare avanti un programma ambizioso di rinascita, specie in quel periodo di fervore artistico, di ricerca e di sperimentazione, ma anche come si trasforma la città e la vita degli stessi Quartieri attorno a via Montecalcario.
Dunque, l’autore, novello Fitzcarraldo in un contesto segnato da innumerevoli criticità, intraprende la sua personale battaglia che si intreccia alla storia del teatro sperimentale. In quel tempo al Nuovo si aggiunge la Sala Assoli ed entrambi assumono il ruolo di protagonisti necessari e fondamentali della scena napoletana e nazionale. Due poli culturali che hanno lasciato un segno indelebile attraverso gli allestimenti di innumerevoli e illustri artisti. Indimenticabili Annibale Ruccello, Leo de Berardinis, Antonio Neiwiller, Mario Martone, Toni Servillo, Antonio Latella, Pippo Delbono, Carlo Cecchi, e molti altri.