Musica, balli e buon cibo: a Mugnano si celebrano le antiche tradizioni partenopee
Grande festa sabato a Mugnano per celebrare le antiche tradizioni partenopee. La manifestazione, dal nome “Vien a vedè.. te racconto a storia e Napul”, è patrocinata dal Comune e organizzata dall’Associazione Nuova Mugnano.
L’appuntamento è alle ore 19 in piazza Municipio e via Chiesa. Durante la serata saranno rappresentate le più importanti tradizioni popolari, che hanno reso Napoli famosa in tutto il mondo: dal vascio al classico matrimonio partenopeo, dalla devozione per San Gennaro fino al funerale. “Valorizzare le proprie radici ha un significato profondo per tutti gli abitanti di Napoli e provincia – spiega il presidente dell’associazione Nuova Mugnano Ciro Clemente – Per questo abbiamo pensato ad un evento dedicato alla nostra splendida città. L’obiettivo è quello di creare un momento di incontro tra diverse generazioni”.
Alle ore 20 e 30 la serata continuerà con il concerto in piazza Municipio di Monica Ferrigno “Napoli punto e a capo”, organizzato con la collaborazione della Compagnia Teatrale di Mario Scarpetta. Lo spettacolo, con la regia di Mimmo Caccciapuoti, vedrà la partecipazione straordinaria di Marika Iodice , Peppe Cirillo, Enzo Metalli e Arianna Morabito.
“Siamo lieti di patrocinare un’iniziativa che dà lustro al nostro territorio – commenta l’assessore agli Eventi Dario Palumbo – Interverranno inoltre numerosi artisti che renderanno questa serata unica”.
Alla manifestazione sarà presente il sindaco Luigi Sarnataro: “Ringrazio l’associazione Nuova Mugnano e i commercianti che hanno sponsorizzato la serata. Grazie alla collaborazione della polizia municipale, della Croce Rossa e dell’Associazione Nazionale Carabinieri l’evento si svolgerà in totale sicurezza. Quella di sabato sarà una grandissima festa all’insegna delle nostre tradizioni. Abbiamo in programma diverse iniziative proprio per consentire ai cittadini di Mugnano di poter vivere un’estate piacevole nella propria città senza essere costretti a spostarsi altrove”.