"Neapolitan Shakespeare": sonetti musicati e tradotti in napoletano
Sabato 14 novembre, alle 19, presso la Basilica di San Paolo Maggiore, prima nazionale di Neapolitan Shakespeare con tutti gli ospiti speciali che hanno partecipato alla realizzazione dell'album. Un esperimento innovativo, la cui laboriosa attuazione ha visto la luce, dopo due anni e mezzo di gestazione.
Napoli incontra la Londra della "golden age" all'insegna della musica e dell'amore, lo stesso che Shakespeare ha saputo cantare nei suoi sonetti, mettendo a nudo i segreti e le pieghe dell'animo in maniera sorprendente.
Il risultato è attualissimo e parla ai cuori in maniera trasversale allo spazio ed al tempo. Parla con la lingua dei padri, in questo caso, con la lingua napoletana, quella antica e quella di oggi, stuggente, tagliente, irriverente.
Gianni Lamagna, trasfonde in questo progetto anni di esperienza professionale ed umana e fa incontrare la musica del '700 con la tradizione popolare, il country, la musica irlandese, i Beatles, la tradizione bandistica, l’amore per i compositori brasiliani... Ne nasce un sapiente impasto di tradizioni culturali ed atmosfere dall'impatto fortemente suggestivo.
"Neapolitan Shakespeare"
diciassette17 sonetti musicati e tradotti in napoletano.
Musiche di: Gianni Lamagna, Giosi Cincotti, Piera Lombardi, Nico Arcieri, Paolo Raffone.
Voci:
Gianni Lamagna
Ospiti:
Piera Lombardi (Sonnet 90 | ‘o nuvanta)
Alessio Arena (Sonnet 116 | ‘o cientessidice)
Mamme di Sisina (Sonnet 111| 'o cienteunnice)
Musicisti:
Arcangelo Michele Caso | Violoncello
Giosi Cincotti | Pianoforte
Alessandro de Carolis | Flauti
Michele de Martino | Mandolino
Gianluca Falasca | Violino
Vincenzo Lamagna | Contrabbasso
Paolo Propoli | Chitarre
Musicisti ospiti:
Mario Ciro Sorrentino | Tromba e Trombino barocco
Luigi Petronne | Clarinetto
Cira Romano | Arpa
Arrangiamenti, elaborazioni e direzione di Paolo Raffone
Traduzioni: Gianni Lamagna
Supervisione per il napoletano scritto: Raffaele Bracale