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Garrone e il suo Pinocchio: "Cerco il giovane interprete a Napoli"

Il regista: "Se ho cercato il bambino ideale tra Scampia e Montesanto è perché so che in certi luoghi del Sud c'è un'infanzia che cresce prima, rispetto ad altre città"

Matteo Garrone ha ricevuto nelle scorse ore al Giffoni Experience il Premio Truffaut. La sua prossima opera, si legge su La Repubblica, sarà l'adattamento cinematografico della fiaba di Collodi "Pinocchio". Nella primavera del 2017 le prime riprese; il lungometraggio sarà ambientato in Italia.

"Se ho cercato il bambino ideale anche a Napoli, tra Scampia e Montesanto - ha spiegato il regista -è perché so che in certi luoghi del Sud c'è un'infanzia che cresce prima, rispetto ad altre città. Qui i ragazzini hanno una velocità di pensiero superiore, magari perché vivono la strada. Per interpretare questo personaggio so che devo trovare un piccolo uomo. Un bambino che abbia pazienza, capacità di sopportazione. Perché il film poggia su un personaggio il cui interprete dovrà stare almeno due-tre ore al giorno in sala trucco. Quindi cerco un bambino che deve avere una buona forza caratteriale. Naturalmente farò casting anche al Nord, perché c'è di vero che questo personaggio non avrà una connotazione territoriale o verbale".

E poi: "A Napoli c'è sempre qualcosa che ti sorprende. Fellini lo aveva capito subito; qui cercava le sue facce d'attori. Napoli è una miniera. Quando sei qui sono talmente tante le suggestioni visive che devi assolutamente mettere ordine figurativo in questo miraggio altrimenti ti perdi. Mia nonna era napoletana. Dell'hinterland è pure la mia ex compagna. Prima di giungere a Giffoni ieri sono andato a prendere mio figlio a casa sua, a Sant'Antimo, e me lo sono ritrovato di fronte con un taglio di capelli alla Hamsik. Napoli è nel mio sangue".

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