Eugenio Bennato in concerto
Il 30 aprile 2015, Eugenio Bennato sarà in concerto all'ex Asilo Filangieri.
Sull'esperienza di "gestione del basso" che si sta realizzando da qualche anno all’Asilo Filangieri, il noto cantante partenopeo ha dichiarato: "Rappresenta un’immagine nuova e positiva della città di Napoli. Qui l’autogestione produce spazio per la creatività, e la programmazione è un’espressione diretta di scelte che si sottraggono alle logiche commerciali e corrispondono per questo alle esigenze di una nuova generazione ansiosa di crescere e di rappresentarsi. Noi di Tarantapower siamo fieri di sostenere questa esperienza.?
La carriera artistica: Eugenio Bennato fonda negli anni Settanta la Nuova Compagnia di Canto Popolare, il primo e più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell'Italia del Sud. La NCCP si affida alla direzione musicale di Roberto De Simone. Quando Eduardo De Filippo la scopre, decide di accoglierla nel suo storico teatro napoletano e nel 1972 la presenta al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Parte da lì un prestigioso giro nei massimi teatri italiani e all'estero [Francia, Inghilterra, Germania, Iugoslavia, URSS, Argentina, ecc.]
Nel 1976 con Carlo D'Angiò, Eugenio fonda MUSICANOVA e inizia un'attività autonoma di compositore con costante riferimento allo stile popolare. Realizza numerosi LP di successo, fra cui "Brigante se more" [1979], contenente brani sul brigantaggio meridionale ancora oggi estremamente popolari tra il pubblico giovanile. E’ intensa la sua attività di autore di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico.
Nel 1998 fonda il movimento Taranta Power che, sulla scia di uno straordinario rinnovato interesse del grosso pubblico giovanile per il ritmo della taranta rituale, propone nuove strade di creatività artistica e segna una frattura con il passato modo d’intendere la musica popolare in Italia. A partire dal Womad di Peter Gabriel in Australia [2001] la sua nuova musica lo porta a tenere decine di concerti in tutti i continenti. Nel 2002 pubblica un nuovo lavoro dal titolo “Che il Mediterraneo sia“, che allarga il senso della musica etnica italiana ad un orizzonte mediterraneo, e apre alla collaborazione di energie artistiche presenti in Italia per la nuova emigrazione proveniente dai sud del mondo. Significativa è la collaborazione col teatro dell’Opera del Cairo, per un grande “Concerto mediterraneo” [2004]. Ad ottobre 2010 esce il libro “Brigante se more” che racconta la storia della celebre ballata da lui scritta con Carlo D’Angiò nel 1979.
Nel 2011 scrive una “Suite per orchestra e voci popolari” eseguita dall’orchestra e il coro del Teatro di San Carlo, direttori Julian Kovatchev e Salvatore Caputo. Nello stesso anno esce l’ultimo lavoro discografico dal titolo "Questione meridionale".