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Giffoni Film Festival 2011

Willwoosh e i ragazzi della web serie“Freaks!”: è cult

Un'ora e più di domande da parte dei giovani giurati del Festival, curiosi su come il web cambierà il modo di fare cinema

Sono arrivati un po’ in ritardo ma attesissimi all’incontro con la giovane giuria del Giffoni Film Festival, Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, Matteo Bruno, alias Canesecco, e gli altri ‘colleghi’ della serie che sta spopolando sul web e che ha dato una fama “hollywoodiana” ai suoi protagonisti. “Freaks!” è ormai diventato un vero cult tra i ragazzi di tutta Italia e lo dimostra l’interesse e il coinvolgimento che gli stessi giurati,presenti nella Sala Truffault della Cittadella del Cinema, hanno dimostrato nei confronti dei quattro ragazzi romani.

Ragazzi normali, come si definiscono, che hanno solo visto giusto scegliendo il web che, sebbene sia oggi il mezzo di comunicazione più popolare, è stranamente anche quello meno usato dai giovani per farsi conoscere “Quando ho iniziato a fare video, 2 anni e mezzo fa, Youtube Italia era vuoto, non c’era niente e mi sono detto perché no? All’inizio mi sentivo uno scemo a parlare davanti alla webcam” ha iniziato così Guglielmo Scilla rispondendo a una delle tante domande postagli dai ragazzi del Festival “Nei video, proponi te stesso e se vieni apprezzato attraverso loro, allora verrai apprezzato anche nella realtà... perché io sono proprio come mi vedete”, ed è proprio l’essere stato sempre se stesso ad aver decretato la notorietà del personaggio di Scilla. Il web è stato un modo di farsi conoscere dai suoi coetanei e anche di farsi ri-conoscere, tanto da essere fermato per strada quando ‘avvistato’, proprio come una celebrità. Piccoli e grandi giurati hanno però rivolto tutta la loro curiosità verso l’universo della rete e della possibilità che presto possa rivelarsi il degno sostituto del grande schermo.

“Il cambiamento verso questa via è già iniziato” ha esordito Matteo Bruno, Canesecco,“il web ha acquisito una forza enorme, data dalla stessa gente che ne usufruisce” – “Però non bisogna considerare Youtube come una valida alternativa al cinema” continua Scilla, “anche se oggi sono poche le persone veramente di talento che fanno cinema. Fare video come me, non è recitazione, è come quando fai il cretino con i tuoi amici. Infatti io credo nel percorso di studi cinematografico” eppure Willwoosh non nega che siano stati proprio i click ricevuti sul web a portarlo prima al ruolo di coprotagonista nel film “Una canzone per te” e ora a girare a Parigi al fianco di Massimo Boldi “Non me l’aspettavo! Di base mi dovrei vergognare per come ci sono arrivato, però provi una certa emozione nello scoprire che i cosiddetti‘grandi’ sono persone normalissime, l’idea di grandezza che ne hai sempre avuto diminuisce subito. Girare a Parigi poi è stato bellissimo… mi sento davvero fortunato!”. E a chi domanda ai quattro protagonisti di Freaks! se la loro è solo improvvisazione, Claudio Di Biagio, alias Silvio, risponde “Siamo tutti ragazzi sui 20 anni, la nostra non può definirsi proprio improvvisazione, ma è stato piuttosto provare a fare qualcosa. Noi abbiamo avuto l’esuberanza di provare a fare qualcosa sfruttando la visibilità sul web, ma nessuno di noi si è ‘improvvisato’ nel suo ruolo in Freaks!”. Il loro non è un lavoro, hanno tenuto a precisare i quattro romani quando è stato chiesto loro quanto e in che modo si sentono responsabili di ciò che pubblicano su internet “Noi ora stiamo in fissa! La responsabilità non la senti finché non diventa un lavoro, e ora non lo è!” Il vero successo di Freaks! è stato quello di aver ‘tradotto’ in italiano lo spirito e l’atmosfera tipiche delle serie tv americane e inglesi, come Misfits o Heroes, che hanno per protagonisti ragazzi normali che all’improvviso, senza nemmeno sapere come e per quale motivo, acquisiscono dei super poteri. “Noi siamo tutti appassionati di serie americane e abbiamo voluto fare in Italia quello che si fa negli Stati Uniti: abbiamo esportato l’idea del supereroe per trasporla a Roma. Perché il mio vicino di casa non può avere un potere speciale?” afferma Guglielmo, quando spiega da dove sia nata la web serie e come abbiano trovato l’ispirazione per lo sviluppo della sceneggiatura della prima stagione. Ispirazione che in realtà è arrivata da sé,dando uno sguardoagli altri prodotti simili già presenti in rete: partendo dal ‘già visto’, infatti, i ragazzi hanno sviluppato un proprio percorso attraverso cui hanno saputo condurre, quasi come degli attori consumati, il pubblico fino a diventare un vero e proprio fenomeno telematico.

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