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Giffoni Film Festival 2011

Valentina Lodovini, benvenuta… al Sud!

L’attrice umbra, commossa dall’accoglienza, ha detto del festival: “Giffoni è un grande esempio di civiltà democratica multirazziale che bisognerebbe esportare”

Solare, sorridente e sicura di sé, Valentina Lodovini entra nella Sala Truffaut della Cittadella del Cinema scortata da ben quattro bodyguards e viene accolta dai giurati con vero e sincero affetto “Benvenuta a… Giffoni” le gridano, e tanti sono gli apprezzamenti verso di lei come persona e come attrice, edue lacrime le scappano dopo un’accoglienza che non credeva così calorosa da parte dei ragazzi. Si mette così subito a loro disposizione per le domande di rito, che le vengono poste a raffica anche dai giurati stranieri, curiosi come i loro coetanei italiani sulla figura e sul successo di un’attrice così versatile e talentuosa.


Le prime curiosità sono per il film più recente e probabilmente più apprezzato dai ragazzi, “Benvenuti al Sud”, infatti sul rapporto con Bisio e su com’è stato lavorare con lui, risponde “E’ stata un’esperienza a cui non pensavo di riuscire ad arrivare. Claudio è un fuoco d’artificio, ha i tempi comici dentro di sé e infatti dovevo essere sempre concentrata sul personaggio, altrimenti rischiavo di venire ‘mangiata’ da lui e Siani”, e infatticontinua dicendoche il suo ruolo è risultatoparticolarmente faticoso proprio perché ha richiesto tantissima concentrazione da parte sua, sebbene non fosse un ruolo da protagonista, di cui parla asserendo che“Non esistono piccole o grandi parti, ma piccoli o grandi attori. La fama non è stato mai il mio motore, il mio modo di scegliere un ruolo”. Infatti dichiara che i motivi che la inducono ad accettare una parte sono tre: ilregista, la storia e il personaggio “Credo nell’ecletticità, le sfide sono un’opportunità e quando ti capita un bel ruolo puoi mettere alla prova il tuo talento”.

Sull’attuale situazione del cinema italiano ha solo parole d’incoraggiamento “Il nostro paese sta vivendo un periodo difficile, bisogna smettere di far finta di niente e agire! Secondo me gli italiani hanno molti meno pregiudizi e molta meno paura di quanta vogliono farci credere. Siete fortunati ad avere il festival di Giffoni, io ero sola con il mio sogno, mentre voi potete integrarvi, scambiare esperienze, formarvi insieme… questo festival è un grande esempio di civiltà democratica multirazziale che bisognerebbe esportare” ribadisce con entusiasmo. Invece a chi le chiede consigli per una futura carriera cinematografica, suggerisce “Coltivate la vostra sensibilità, perché per essere un buon artista bisogna avere una soglia di umanità alta, bisogna essere umili, aperti e sensibili. Dovete crearvi un gruppo intellettualmente stimolante con la voglia di fare qualcosa insieme… le relazioni, le idee e gli stimoli sono importanti” perché “nella vita si fa tutto insieme agli altri, mai da soli”. Infine alla domanda se cambierebbe qualcosa nella sua vita risponde di getto “Niente. Non credo nei rimpianti e nei rimorsi, ma nel valore delle scelte e quando imbocchi una strada che non fa per te, c’è sempre una via d’uscita, anche nelle situazioni più difficili, basta trovarla e imboccarla”, ed è con queste parole che incoraggia i giovani giurati, lì presenti per lei, a non rinunciare mai ai propri sogni e di tenere duro perché “qui a Giffoni il sogno esiste… c’è la magia del cinema”.

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