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Giffoni Film Festival 2011

Paola Cortellesi: dal palcoscenico di Zelig al RedCarpet del GFF

L'attrice romana sul suo lavoro: "Questo è allo stesso tempo il mestiere più democratico e meno democratico del mondo. Mia madre non mi ha incoraggiata, ma mi ha rispettata"

Si racconta e dispensa consigli Paola Cortellesi, che arriva alla Cittadella dei Cinema in un assolato pomeriggio di luglio. Semplice e umile nei modi, nessuna aria da grande diva anche se potrebbe, dotata di tanta energia e di una simpatia innata, è questo l’identikit dell’attrice romana, che dimostra di essere davvero come la si vede in tv: paziente verso i fotografi che la chiamano al photocall, disponibile con i giornalisti che l’hanno attesa alla conferenza stampa, ma soprattutto ciò che più colpisce di lei è la sua autentica passione per il pubblico. Sul redcarpet si ferma con chiunque le chieda un autografo o una foto, e sebbene le facciano pressioni per entrare in sala, chiede di potersi fermare di più per poter accontentare tutti.

Appena entra, viene accolta da un gran boato: la folla di piccoli e grandi fans impazzisce vedendola, loro che hanno imparato a conoscerla da molto prima di Zelig, da Mai dire Goal passando per Nessundorma e Parla con me. Si emoziona per il caloroso e inaspettato benvenuto anche se esclama “Non riuscirete a farmi piangere!” e si rende subito disponibile per la platea: lei, che ha interpretato una precaria in “C’è chi dice no” e una escort nel recentissimo “Nessuno mi può giudicare”, parla delle due ‘facce’ dell’Italia “Oggi ci sono molti giovani che rimangono a casa con i genitori fino a 35 anni perché non possono mantenersi da soli, questo non accadeva qualche generazione fa. Il precariato è un problema che c’è e va affrontato, ecco perché lo raccontiamo, perché se ne parli e perché chi ha il potere si dia una mossa”, mentre sullo scandalo Ruby dice “Molte donne si sono indignate che questa notizia sia uscita dall’Italia e che i giornali stranieri ne abbiano parlato come se dal nostro paese fuoriuscissero solo notizie legate a scandali imbarazzanti”.

È però del suo lavoro di attrice che i giovani giurati chiedono maggiormente, dato che molti di loro pensano di intraprendere quella strada “Non ci sono regole, questo è allo stesso tempo il mestiere più democratico e meno democratico del mondo. È il meno democratico perché nessuno ti darà mai la chiave del successo e non è un lavoro che si fa per trarvene un guadagno ma per passione. Contano solo la bravura e la preparazione. Quando fai il tuo mestiere e lo sai fare davvero, decide il pubblico che viene a vedere il tuo spettacolo se vali. In questo è il mestiere più democratico. Devi però fare del tuo meglio nel rispetto degli altri, senza calpestare nessuno”. Ammonisce così la Cortellesii piccoli fan e chiunque voglia cimentarsi nel mestiere dell’attore, un lavoro inoltre che sottolinea “Non si fa da soli, ma in squadra. Servono rispetto per gli altri, crearsi una squadra, aver fiducia in loro e fare del tuo meglio”. Ricordando infatti la propria esperienza di figlia di genitori a cui fare l’attrice sembrava una cosa folle, dice “Mia madre pensava ‘Cosa stai facendo?’, non capiva ma non mi ha scoraggiata, mi ha detto ‘Fa’ che il lavoro sia la tua passione’. Non mi ha incoraggiata, ma mi ha rispettata”. Il dibattito con i giurati tocca vari aspetti della sua carriera e della sua vita privata: dalla musica, per la quale non sentiva quel “fuoco sacro” che invece provava quando saliva sul palco a recitare, al rapporto con i genitori e con lo studio - ha infatti lasciato l’università per iscriversi alla scuola di recitazione - al primo spettacolo teatrale fino all’attuale successo di Zelig che definisce “un varietà sui generis”.

Afferma che essere attrice le permette di “giocare con le vite e le storie di tante persone, è come se avessi la patente per giocare anche da adulto”, ma è bene tenere vita privata e professionale separate “Costruisci la tua giornata per la platea che viene a vederti a teatro, ma quando non si lavora è bene che gli affetti abbiano un posto a parte o si rischia di creare confusione”. Riceve anche lei il premio Giffoni Experience, meritatissimo dato che negli ultimi anni il mondo della televisione, del cinema e del teatro ha assistito all’incredibile ascesa di questa straordinaria attrice.

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