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Giffoni Film Festival 2011

La mediterranea bellezza di Donatella Finocchiaro seduce Giffoni

L’attrice catanese su Verdone: “E’ stato divertente lavorare con lui, è meraviglioso sia come attore che come persona”

Entra nella Sala Truffaut della Cittadella acclamatissima Donatella Finocchiaro, la seducente attrice siciliana partner di Verdone nel recente film di Veronesi ‘Manuale d’amore 3’. Una chiacchierata davvero informale quella che l’attrice tiene con i giurati, dispensa consigli e parla della sua esperienza personale, di come dallo studio della giurisprudenza sia passata al mondo del cinema: “Essere stata scelta da Roberta Torre per il film ‘Angela’, mi ha permesso di entrare nel mondo del cinema dalla porta principale. È stata una fortuna” confessa la procace attrice, che parla di come la scelta dei successivi ruoli che l’hanno resa famosa, sia stata guidata dalla presenza di un conflitto esistenziale che dilaniava i suoi personaggi: “Non ho la predisposizione verso i ruoli da ‘dark lady’, ambigui o maledetti. Mi piace essere diversa da me. Nella scelta del ruolo è importante che il mio personaggio attraversi un conflitto”.

Conflitto che lei stessa ammette di aver avuto quando a 22 anni cercava di riempire i suoi vuoti con il teatro. “Una grande cura per l’anima che è poi diventata una passione” ed è proprio questa passione che deve spingere a diventare attori “La passione – afferma la Finocchiaro- è la condizione fondamentale per fare qualsiasi mestiere, ma è importante poi avere anche delle conferme, senza non si va avanti”. Racconta così di come sia prima entrata in una scuola di teatro a Catania e di come successivamente sia stata convinta da amici a prender parte ai provini per la ‘Silvio D’Amico’, l’accademia d’arte drammatica a Roma, e di come sia riuscita a entrare, ma sottolinea come quella didattica non sia l’unica alternativa valida.

“Non esistono solo le scuole di teatro, un’altra strada è la formazione personale. Seguite ciò che vi piace” esorta, perché il cinema “è una grande arte, è il nutrimento della mente e dell’anima”. Su queste parole d’incoraggiamento e di speranza, riceve il premio del Giffoni Film Festival e il plauso della platea intera.

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