Mostra antologica (1991-2017) di Barbara Karwowska
L'orizzonte temporale di questa mostra antologica pone come inizio il 1991, quando, dopo aver compiuto gli studi al liceo d'arte di Orlowo in Polonia, la giovane Barbara Karwowska iniziava a tracciare con padronazza e sicurezza i ritratti delle persone a lei vicine. "Uomo seduto" e "Ritratto di nonna Henryka" sono i disegni dal vivo che porta con sé in quel viaggio di piacere alla scoperta di una nuova città: Napoli.
Vi arriva nel 1992, decidendo di eleggerla fin da subito come nuova patria. Instaura un legame indissolubile con la città e i suoi carismatici abitanti. Sono loro ad alimentare il suo spirito creativo e a suggerirle infintiti temi. Pensiamo ad esemipo al dipinto "C'era una volta il re di Valle Pelosa che aveva una figlia chiamata Zoza...", un quadro che trae ispirazione dalla raccolta di fiabe intitolata "Lo cunto de li cunti" dello scrittore napoletano Giambattista Basile. Nell’incipit del testo si narra della malinconica principessa Zoza, così triste che mai accennava ad un sorriso e il padre, il re di Valle Pelosa, che le escogitava tutte per vederla felice. L’artista ha voluto ritrarre se stessa nelle vesti della triste principessa e suo marito, Guido, in quelle del re, conferendo a quest'opera un significato allegorico, quell'amore puro che spinge la parti a porre in essere tutte le azioni possibili per rendere felice la persona amata.
La pittura di Barbara muove i passi da un espressionismo forte, intenso nella pennellata e nella gestualità vigorosa e volge, attraversando molteplici stati, ad una ricerca più delicata e tenue nei colori.
È l’essenza dell’uomo, immerso in un’ambientazione che fuoriesce dal reale per giungere ad un piano metaforico, uno degli elementi a lei più cari. Gli spettacoli, il teatro, l’oroscopo, l’incantesimo fiabesco delle sue creazioni colpiscono per immediatezza e innata sensibilità. Grazie al ritratto, genere che possiamo considerare predominante nella sua produzione, l’artista indaga sé e gli altri, prosegue in un’indagine introspettiva, conferendo, di volta in volta, significati simbolici ai dipinti.
Questa antologica vuole raccontare ai visitatori, attraverso tele raramente esposte, il percorso artistico di una napoletana d’adozione che ha scelto l’arte come principale veicolo comunicativo dei suoi sentimenti e delle sue emozioni.
La mostra, a cura della storica dell'arte Fedela Procaccini, è organizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e gode del patrocinio del Consolato polacco della Regione Campania.
Barbara Karwowska
Mostra antologica (1991-2017)
Sala delle Terrazze
Castel dell’Ovo
Vernissage giovedì 11 gennaio, ore 16:30