Università troppo costosa? A Napoli qualcuna adotta "misure anticrisi"
Tasse, test d'ingresso e libri: costi onerosi, di questi tempi, per i sempre più precari bilanci familiari. In città il Suor Orsola Benincasa prova a lanciare un "pacchetto anti-crisi"
Al tempo della crisi economica frequentare l'Università o farla frequentare ai propri figli diventa sempre più complesso. Tra test d'ingresso, tasse e libri, i costo, a volte, incidono davvero troppo sui precari bilanci familiari, messi sempre più a dura prova.
A Napoli si cominciano, così, ad applicare delle prime misure "anti-crisi".
Un esempio è l'Università Suor Orsola Benincasa, che comunica di aver varato un pacchetto di misure “anti-crisi” per contenere i costi delle tasse universitarie premiando soprattutto gli studenti più meritevoli.
Il pacchetto consiste in una sola tassa d’iscrizione per tutti i test d’ingresso, premi al merito e il “contratto con gli studenti” per non aumentare mai le tasse fino alla laurea.
Tutti gli studenti che superano il test d’ingresso, verranno premiati con la possibilità di detrarre già dalla prima rata delle tasse per l’immatricolazione il costo sostenuto per la partecipazione al test. L’iscrizione ai test d’ingresso è unica (40 euro) e consente di partecipare a tutti i test per i corsi di laurea a numero programmato (giurisprudenza, psicologia, scienze della comunicazione e scienze del servizio sociale).
L'Università ha anche deciso di istituire un premio al merito per i migliori neo maturati con un sconto di 500 euro sulle tasse universitarie per tutti coloro che hanno ottenuto 100 come votazione all’esame di maturità e di 300 euro per coloro che hanno avuto un voto dal 95 al 99. Attraverso il "contratto con lo studente”, l’Ateneo si impegna, inoltre, a non aumentare le tasse negli anni successivi ad un livello più alto di quello pagato nell’anno di immatricolazione.
