rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Unionservizi porta alla Camera i problemi delle Pmi

Unionservizi a colloquio con Gianfranco Fini: un lungo discorso sulle difficoltà delle Pmi. Quaranta, vicepresidente vicario nazionale Unionservizi: "Noi imprenditori siamo costretti a 'comprare i soldi' dalle banche per i ritardi nei pagamenti della P.A."

Il peso dell’Irap e i gravi disagi provocati dall’inadempienza della pubblica amministrazione verso le aziende fornitrici di beni e servizi: questi i temi principali affrontati con il presidente della Camera.

Le inadempienze della pubblica amministrazione e il peso dell’Irap: l'unione di categoria delle Pmi dei servizi associate a Confapi porta i problemi della piccole e medie imprese direttamente alla Camera. E’ iniziato con gli auguri del presidente Gianfranco Fini ai nuovi vertici di Unionservizi, l’incontro a Montecitorio: congratulazioni, dunque, per Giovanni Frasca, neo presidente nazionale e per Luigi Quaranta, già consigliere Api Napoli, presidente Unionservizi provinciale e regionale e ora anche vicepresidente nazionale vicario.

Subito dopo, si è aperto un lungo dialogo sui temi caldi che toccano le Pmi: l’Irap, che incide soprattutto al Sud, dove, per voragini nel bilancio della sanità, le imprese pagano un’imposta più alta, e l’inadempienza della Pa.
«Unionservizi Campania – ha spiegato Luigi Quaranta, vicepresidente nazionale vicario Unionservizi – da sempre si è battuta contro gli insostenibili ritardi nei pagamenti, verso le aziende che erogano servizi, della pubblica amministrazione. Oggi rivesto una carica nazionale ed è mia intenzione continuare a battermi per cercare una soluzione a quella che può definirsi la vera piaga delle aziende del mio settore. Noi imprenditori, non percependo dagli enti quanto ci spetta per i servizi erogati, siamo costretti a indebitarci per andare avanti – ha continuato Quaranta –. Durante l’incontro con Fini, ho ricordato che gli enti pubblici potrebbero ricorrere alla cassa deposito e prestito del Ministero dell’Economia e non costringere chi fa impresa a chiedere credito alle banche».

Nel Sud, inoltre, dove il 70% del pil delle aziende è dato dai rapporti lavorativi con gli enti pubblici, l’inadempienza della Pa genera un meccanismo da cui è difficile non essere travolti. «Spesso siamo costretti – ha spiegato Quaranta – a pagare con ritardo gli stipendi e i contributi. Per partecipare a una gara pubblica, però, è necessario presentare il DURC (documento unico di regolarità dei contributi) per attestare l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Abbiamo spiegato alla Camera, quindi, che i ritardi nei pagamenti generano un circolo vizioso: la pubblica amministrazione non paga le aziende, le aziende non pagano gli stipendi e i contributi dei lavoratori, la pubblica amministrazione non permette a tali aziende di partecipare a una gara d’appalto».
L’interesse mostrato da Gianfranco Fini per le criticità in cui versano le Pmi è stato molto apprezzato dai rappresentanti di Unionservizi. «Ma sappiamo che la lotta – ha concluso Quaranta - è ancora dura e lunga e noi non abbiamo intenzione di fermarci».
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unionservizi porta alla Camera i problemi delle Pmi

NapoliToday è in caricamento