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Tasse record: Napoli è al secondo posto, oltre 7600 euro a famiglia

I risultati sono frutto di una ricerca effettuata dalla Cgia che ha analizzato il carico fiscale che grava quest'anno su una famiglia media composta da un lavoratore dipendente con coniuge e figlio a carico

Le famiglie più tartassate d'Italia abitano a Reggio Calabria. Lo sostiene la Cgia di Mestre, secondo cui nel 2015 il peso complessivo di Irpef, addizionali comunali e regionali all'Irpef, Tasi, bollo auto e Tari ammonta a 7.684 euro. A seguire Napoli che si attesta al secondo posto. Nel capoluogo campano le tasse che gravano su una famiglia media pesano 7.658 euro. Il terzo posto è occupato da Salerno: lo sforzo fiscale richiesto alle famiglie residenti è di 7.648 euro. Ai piedi del podio si collocano Messina (7.590 euro), Roma (7.588 euro), Siracusa (7.555 euro), Catania (7.547 euro) e Latina (7.540 euro). La prima città del Nord è Genova che si piazza al 13/o posto, con 7.405 euro. Le città meno tartassate, invece, si trovano a nordest: nelle ultime sei posizioni ben quattro sono occupate da comuni veneti e friulani: Verona (7.061 euro), Vicenza (6.986 euro), Padova (6.929 euro) e Udine (6.901 euro).

I risultati sono frutto di una ricerca effettuata dalla Cgia che ha analizzato il carico fiscale che grava quest'anno su una famiglia media composta da un lavoratore dipendente con coniuge e figlio a carico. A gravare sulle tasche dei cittadini del sud pesano, in particolar modo, l'addizionale regionale Irpef e la Tari. L'esosità della prima è dovuta al fatto che quasi tutte le regioni del Sud sono in disavanzo sanitario: pertanto, ai cittadini di questi territori viene applicata l'aliquota massima per comprimere il deficit. L'elevato peso della seconda, invece, è riconducibile al fatto che i costi di gestione delle aziende di asporto rifiuti sono eccessivi e, come prevede da pochi anni la legge nazionale, devono essere interamente coperti dagli utenti con il pagamento del tributo. Inoltre, al Sud si sconta ancora una percentuale di raccolta differenziata molto contenuta che non consente una riduzione della tariffa, così come succede in molte città del Nord".

LE PREVISIONI DEL 2016 - La situazione è destinata a migliorare: con l'abolizione della Tasi sulla prima casa, le famiglie italiane risparmieranno mediamente tra i 200 e i 250 euro. Solo dal 2018 le famiglie italiane potranno beneficiare di un consistente taglio dell'Irpef. In attesa di questa misura, il carico fiscale non dovrebbe subire significative variazioni.

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