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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Riparte l'edilizia pubblica a Napoli con i fondi mai spesi di 16 anni fa

Ancora da spendere 80 milioni di euro destinati all'edilizia pubblica, questa la cifra recuperata dal Ministero delle Infrastrutture. A renderlo noto è l'onorevole Marcello Taglialatela

taglialatela1Ottanta milioni di euro. È la cifra in parte "recuperata" dalla regione Campania e dal Comune di Napoli nei confronti del Ministero delle infrastrutture. Ieri, infatti, a Roma, presso la Direzione generale per le politiche abitative de Ministero delle Infrastrutture, l'assessore regionale all'urbanistica della regione Campania, On. Marcello Taglialatela, l'assessore del comune di Napoli Pasquale Bellofiore, con delega all'edilizia pubblica e privata e il dott. Michele Arredi, Direttore generale della direzione generale per le politiche abitative del Ministero, hanno firmato un atto integrativo che dà il via alla possibilità di avviare lavori per infrastrutture pubbliche nel comune di Napoli.

Tutto parte dal lontano 1993 quando fu sottoscritto il protocollo d'intesa tra Ministero, regione e comune, con il quale si consentiva l'attuazione di interventi di recupero dei quartieri di edilizia residenziale. Totale dei fondi stanziati : quasi 180 milioni di euro (allora nemmeno 360
miliardi di lire). Di questi soldi circa la metà sono stati spesi, il restante ( 78 e passa Milioni di euro) era rimasto sospeso nel vuoto per ben 16 anni, senza spendere nulla.

"È stato un tentativo in extremis di non perdere questa somma - spiega l'assessore regionale, On. Marcello Taglialatela - disponibile nelle casse del comune dal 1994. Non ho la minima idea della motivazione per la quale questi soldi non siano stati spesi - chiosa Taglialatela - ma è un palese fallimento della classe dirigente napoletana e dell'allora sindaco di Napoli Antonio Bassolino". Nel 1994, infatti, l'ex governatore campano era sindaco della città di Napoli. Successivamente al protocollo d'intesa del '94 furono apportati atti integrativi (questo sarebbe il terzo) che rimettevano la questione dell'edilizia popolare di nuovo al centro della discussione politica.

"Abbiamo chiesto al comune di Napoli - continua Taglialatela - di pubblicare i bandi di gara entro e non oltre il prossimo 31 ottobre". 31 ottobre, ovviamente, di quest'anno, poco più, quindi, di tre settimane. Il rischio concreto è quello che l'amministrazione comunale di Napoli o non riesca a presentare progetti in tempo oppure, per la fretta di adempiere tutto nei tempi ristretti, possa spendere male quei fondi recuperati dopo anni.

Dovranno essere spesi: più di tre milioni di euro per gli interventi di recupero su immobili di proprietà comunale dislocati nel centro storico e in periferia, ben 36 milioni di euro per il recupero urbano di Soccavo, Rione Traiano, Poggioreale, Rione S. Alfonso e Ponticelli, 34 milioni di euro per il Campo evangelico e il lotto di Ponticelli e gli ultimi 4 milioni di euro per via Settembrini e via Miradios.

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