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Economia

Svimez: "A Sud la spesa pubblica per la cultura giù del 30% in 13 anni"

E' quanto emerge dalla nota di ricerca curata da Federico Pica e Alessandra Tancredi, sulla base dei dati del ministero dello Sviluppo

Dal 2000 al 2013 nel Mezzogiorno si è registrato un crollo degli investimenti nel campo della cultura del 30%. E' quanto emerge dalla nota di ricerca Svimez intitolata “Le spese per la cultura nel Mezzogiorno d’Italia”, curata da Federico Pica e Alessandra Tancredi sulla base dei dati del ministero dello Sviluppo, secondo la quale, nei 13 anni presi in esame, la spesa pubblica totale nel settore della cultura al Sud è passata da 126 a 88 euro pro capite.

Il Nord, invece, ha registrato un -25% passando da 177 euro pro capite a 132. 

La nota di ricerca, analizza «interventi a tutela dei musei, biblioteche, teatri, enti lirici», ma anche «attività ricreative quali piscine, stadi, giardini e musei zoologici». E "il Sud — si legge — subisce una duplice penalizzazione, perché alla riduzione della spesa in conto capitale totale si aggiunge quella più marcata per la cultura, pesantemente sacrificata perché considerata come un bene di lusso. E, invece, vanno garantiti pari livelli essenziali su tutto il livello nazionale, come accade per la sanità e la scuola».

Dai dati emerge, ad esempio, che nel 2013 fatto pari a 100 il livello medio nazionale della spesa pro capite per la cultura, questa è stata pari al 69% a Sud, a fronte del 105% del Nord e del 141% del Centro.
 

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